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Analisi: Nastagio degli Onesti

Analisi del testo
Autore: Boccaccio
Titolo: Nastagio degli Onesti
Raccolta: Decameron

Intreccio: Nastagio degli Onesti è un uomo di Ravenna innamorato di una giovane donna, figlia del grande mercante Paolo Traversari. Questa però rifiuta il suo ammiratore essendo lei di famiglia nobile. A Nastagio, addolorato sempre più per l’ indifferenza dell’ amata, viene così consigliato da alcuni amici di recarsi a Chiassi per dimenticarla. Qui, dopo alcuni mesi scopre che ogni venerdì sera, in una pineta un uomo, suicidato per il rifiuto da parte di una donna, e quest’ ultima scontano le loro pene infernali. L’ uomo in questione, a cavallo, insegue con due cani la donna che aveva sempre amato, questa volta come fosse un gran nemico, la raggiunge, la uccide e dà in pasto ai cani il suo cuore di pietra. Tale strazio, spiega il cavaliere a Nastagio, sarebbe durato per tutto il tempo in cui, in vita, la donna lo aveva rifiutato. A quel punto l’ uomo decide di invitare Bianca Traversari con la sua famiglia a Chiassi un venerdì, per farli assistere alla macabra scena. Una volta vista questa e meravigliatisi tutti, di notte la Traversari, impaurita della fine che avrebbe fatto, diede la notizia a Nastagio di volerlo sposare.

Fabula:
1. Nastagio degli onesti, innamorato della figlia di Paolo Traversari, viene rifiutato da questa essendo lei di gran lunga più nobile.

2. Nastagio, dietro consiglio di alcuni amici, si trasferisce a Chiassi per cercare di dimenticare l’ amata.

3. Nastagio incontra le anime dannate di un uomo suicida d’ amore e della donna che lo ha sempre rifiutato, i quali scontano la dura legge del contrappasso.

4. Nastagio invita Bianca Traversari con la sua famiglia a Chiassi per farli assistere alla scena.

6. La Traversari impaurita dalla fine che avrebbe fatto, decide di sposare Nastagio.

Dimensione spaziale: Ben definito è lo spazio, la novella si apre infatti con una esplicita informazione “ in Ravenna”, specificando essere un’ antica città romagnola. Ma non è solo questo il luogo in cui si svolge l’ azione, infatti, quasi tutta la storia è ambientata in un piccolo paese, Chiassi. Qui evidente è l’ importanza di un luogo in particolare: la pineta, dove Nastagio incontrerà il cavaliere. Descrizioni dettagliate non ce ne sono, come sono insolite in tutte le altre novelle di Boccaccio. Egli infatti volontariamente decide di non soffermarsi troppo su determinati aspetti, a meno che non sia determinante per la storia. Poiché, a differenza di molti autori precedenti, affascinati e quasi del tutto ipnotizzati dalla natura, l’autore del Decameron , ora, domina la realtà che lo circonda. Ambienta le sue novelle in svariati luoghi, squisitamente realistici e non fiabeschi, (interni, esterni, varie città…), ma in qualunque caso non si interessa troppo al dettaglio, creando così una condizione di continuità temporale e cercando di non rallentare mai troppo la narrazione.

Dimensione temporale: Anche qui non ci sorprendiamo se notiamo che il tempo non è del tutto determinato. Non abbiamo informazioni su una datazione precisa ma possiamo comunque attribuire tale novella a un contesto medievale. Per quanto riguarda il tempo continuato, quindi la durata dell’ azione, vediamo che inizialmente c’ è uno scorcio, ovvero poche righe per spiegare la condizione del protagonista Nastagio e soprattutto per riassumere anni interi passati a spendere l’ intera eredità del padre e dello zio. Un secondo scorcio lo incontriamo quando Nastagio si reca a Chiassi dove in sole tre righe si narrano alcuni mesi. Poi arriva la prima vera indicazione temporale: siamo agli inizi di Maggio e il tempo è molto bello. Si parla di un venerdì, giorno in cui Nastagio assiste alla scena del cavaliere, e si passa poi velocemente ad un altro venerdì. Nonostante non sia specificato, possiamo da soli capire che si tratta comunque di settimane prossime l’ una all’ altra. Il resto della storia poi è invece in equilibrio tra tempo della storia e del discorso. In sintesi possiamo dire che , per quanto riguarda il tempo della storia, esso dura qualche anno, considerando la parte iniziale di estrema sintesi. Per quanto riguarda invece il tempo del discorso, consiste in 4 pagine.

Personaggi: lo stesso discorso fatto per la descrizione dei luoghi nelle novelle di Boccaccio possiamo adattarlo anche per i personaggi. Non troveremo mai, infatti, di questi descrizioni fini a se stesse riguardanti aspetti fisici o psicologici. Il vero carattere del protagonista o di altri componenti della storia, si deduce non da informazioni esplicite, bensì dalle loro azioni, dai loro discorsi, dalla lingua utilizzata. Esaminando questi aspetti si può ben comprendere il pensiero del determinato personaggio, la sua mentalità, l’ appartenenza ad una certa classe sociale (anche se questa è forse l’ unica informazione esplicita che troviamo) e così via. Anche qui possiamo parlare di molteplicità non a caso nella novella “ Nastagio degli Onesti” troviamo: ricchi borghesi (i Traversari), uomini più umili (Nastagio), e addirittura in questa storia compaiono anche due figure tipicamente dantesche (le anime infernali).
La varietà deriva in particolar modo dall’ esperienza dell’ autore. Boccaccio infatti nel suo periodo di vita nel Napoletano, non venne solo a contatto con la classe borghese , di cui faceva parte egli stesso, anzi conobbe anche uomini di ceti bassi e altri di massima elevazione sociale, ovvero gli appartenenti alla corte angioina. È proprio grazie a questa globale conoscenza che Boccaccio non si limita a parlare di quella che secondo lui è la classe sociale per antonomasia (boghesia), ma al contrario immette nelle sue storie ogni sorta di personaggio. Ciò che accomuna tutto è la cosiddetta industria, l’ ingegno grazie al quale si contrastano le avversità. Tutti, infatti, quelli che vogliono essere protagonisti delle novelle del Decameron devono essere dotati di questa capacità di ingegnarsi e industriarsi. Ritornando alla nostra novella possiamo distinguere il protagonista Nastagio degli Onesti, l’ amata donna Traversari, personaggi secondari come gli amici di Nastagio, gli abitanti di Chiassi che per un primo periodo invitanto il protagonista a cena, la famiglia Traversari con Paolo e le donne che alla fine del racconto cambiano la loro indole come l’ amata d Nastagio, e infine le due anime.

Narratore: per quanto riguarda il narratore, questo è prima di tutto secondario perché è Boccaccio che dalla cornice dà la parola al/la ragazzo/a, in questo caso Filomena. È onnisciente perché conosce già tutto ed è estraneo alla vicenda. Pochi sono gli interventi dei personaggi, tra i quali il più significativo è la spiegazione data dal cavaliere a Nastagio. La lingua usata è il volgare.

Commento: temi principali della storia sono due. L’ aspetto sociale , per cui una donna di una certa estrazione come la Traversari , non possa sposare un umile come Nastagio e l’ Amore. Amore che dopo varie controversie trionfa, tema della V giornata. Nell’ intero Decameron questi sono i temi fondamentali. Di Amore si parla a 360°, in tutte le sue sfaccettature, da quello lecito, ricambiato e non, illecito come i rapporti tra ecclesiastici. L’ Amore di Boccaccio non è certo come quello di Dante. La donna infatti, si vede anche con Petrarca, comincia a scendere e a separarsi sempre di più da quell’ alone di spiritualità che è tipico degli stilnovisti. Boccaccio ama in modo laico, più a mo’ di umanista che di medievale. Interessante è notare anche la concezione del mondo ultraterreno per l’ autore di questa novella. È praticamente uguale a quello di Dante della Divina Commedia. Le anime della pineta infatti non devono altro che scontare la fatidica legge del contrappasso. Novella interessante in particolare perché, nonostante la brevità, sono racchiusi qui tutti i temi, le caratteristiche dello stile e del pensiero del grande autore Boccaccio.



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