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Parafrasi: Alle fronde dei salici, Quasimodo


di Salvatore Quasimodo
Parafrasi:

In che modo noi poeti potevamo fare risuonare la nostra voce consolatoria sentendo pesante sul cuore il piede del nemico che calpestava il suolo italico, (è una metafora Dopo l'8 settembre 1943 l'Italia fu occupata dai tedeschi) Con i morti abbandonati nelle piazze sull'erba resa irta e dura dal ghiaccio, al pianto innocente dei bambini, (insiste sul tono biblico: l'agnello, anticamente, era la vittima innocente dei sacrifici di purificazione), con l'urlo delle madri lugubre, disperato; e tale doveva essere quello della madre che correva come impazzita verso il figlio crocifisso. anche le nostre cetre, simbolo della poesia, erano appese inerti ai rami dei salici, per un voto di silenzio, nell'ora più triste della nostra storia. (C'è un chiaro riferimento al Salmo Biblico CXXXVI in cui si allude alla deportazione degli Ebrei a Babilonia (586 a.C) abbiamo appeso ai salici le nostre cetre. Come potremmo cantare in terra straniera?)


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