di Cesare Pavese
Commento:
Mi trasmette nostalgia di un qualcosa che si sente di non aver abbandonato del tutto, tant'è che la morte avrà i suoi occhi..di un nuovo incontro, la coscienza di non essersi perduti ma potrebbe far pensare anche al dolore per una persona che in qualche modo non sentiamo più (un dolore per cui potremo addirittura morire, non è detto necessariamente dal punto di vista fisico).
Scenderemo nel gorgo muti mi fa pensare alla futilità di usare le parole..una volti morti non ce ne sarà bisogno, una volta ritrovati non saranno necessarie le spiegazioni.
Il "volto" della morte..metaforicamente parlando, ovviamente, per me rappresenta il fulcro della sofferenza personale.
L'immagine del corpo "ripiegato" davanti allo specchio è meravigliosa, ne emerge una solitudine ed un tedio straziante.
Non conosco nulla dell'autore, a scuola non lo abbiamo ancora trattato..quindi perdonatemi la chiave di lettura spassionatamente personale.
[Eleonora]
Commento:
Mi trasmette nostalgia di un qualcosa che si sente di non aver abbandonato del tutto, tant'è che la morte avrà i suoi occhi..di un nuovo incontro, la coscienza di non essersi perduti ma potrebbe far pensare anche al dolore per una persona che in qualche modo non sentiamo più (un dolore per cui potremo addirittura morire, non è detto necessariamente dal punto di vista fisico).
Scenderemo nel gorgo muti mi fa pensare alla futilità di usare le parole..una volti morti non ce ne sarà bisogno, una volta ritrovati non saranno necessarie le spiegazioni.
Il "volto" della morte..metaforicamente parlando, ovviamente, per me rappresenta il fulcro della sofferenza personale.
L'immagine del corpo "ripiegato" davanti allo specchio è meravigliosa, ne emerge una solitudine ed un tedio straziante.
Non conosco nulla dell'autore, a scuola non lo abbiamo ancora trattato..quindi perdonatemi la chiave di lettura spassionatamente personale.
[Eleonora]