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Inferno Canto 31 - Riassunto

Appunto di letteratura italiana contenente il riassunto del trentunesimo canto (canto XXXI) dell'Inferno dantesco.
I Giganti, Gustave Doré

Tempo: sabato 9 aprile 1300, tra le ore tre e le quattro pomeridiane.

Luogo: pozzo dei giganti, tra l'ottavo cerchio dei fraudolenti e il nono dei traditori.

Personaggi: Virgilio, Dante, Nembrot, Fialte, Briareo, Anteo, Tizio, Tifo

Chi sono i giganti: Di corporatura smisurata, stanno infissi dall'ombelico in giù ed emergono dal fondo del pozzo centrale come torri immani. Sono costretti all'immobilità assoluta; il solo Anteo si muove per depositare Dante e Virgilio nella prima zona del nono cerchio. Dotati di intelligenza e di volontà, alcuni di loro hanno osato la scalata all'Olimpo. L'immobilità e il silenzio, a cui sono costretti, colpiscono, per contrappasso, l'immensa forza fisica, ma anche la superbia, che e una sorta di dismisura spirituale.



Sintesi

I giganti
Rinfrancato da Virgilio, Dante esce con lui dalla decima bolgia e insieme attraversano l'ampio argine. L'aria è di un chiarore incerto e non consente di vedere con nitidezza. D'un tratto si sente un forte suono di corno e a Dante sembra di vedere in lontananza numerose alte torri. Chiede perciò a Virgilio di quale città si tratti, ma questi gli chiarisce che si tratta di giganti che, posti nel pozzo infernale, fuoriescono dall'ombelico in su.


Nembrot
Man mano che si avvicina, Dante si sente pervadere dalla paura. Giunge infine a scorgere Nembrot, l'ideatore della torre di Babele, il quale, incapace di comprendere qualsiasi lingua e di essere compreso da alcuno, alla vista dei due poeti urla parole senza senso. Tutto in lui è mostruosamente enorme, proporzionato alla misura spropositata della faccia, mentre l'altezza, dalla vita in su, misura più di sette metri. Dante afferma che bene ha fatto la natura a non permettere più la nascita di esseri umani di così immense dimensioni, perché questi, associando la forza all'arma della ragione, avrebbero rappresentato un pericolo costante per l'umanità.


Fialte
Rimproverato Nembrot per il suo ingiustificato gridare, Virgilio invita Dante a proseguire il cammino, sino a quando incontrano un altro gigante, più grande e feroce del primo. Si tratta di Fialte che, per aver osato sfidare Giove, si trova incatenato in maniera da non poter muovere le braccia. Dante chiede a Virgilio di vedere il gigante Briareo, ma il maestro gli risponde che non è possibile, perché si trova troppo distante. Occorre invece che si rechino da Anteo, il quale li farà discendere nel fondo del pozzo infernale.


Anteo
Giunti al cospetto di Anteo, Virgilio lo prega di calarli giù in basso, nel nono cerchio, quello del Cocito gelato. Anteo distende subito le mani e afferra Virgilio e Dante, che resta abbracciato alla sua guida per la paura. Anteo, però, chinatosi, posa lievemente i due poeti sul fondo infernale.


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