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Purgatorio Canto 5 - Riassunto

Appunto di letteratura italiana contenente il riassunto del quinto canto (canto V) del Purgatorio dantesco.
La morte di Bonconte da Montefeltro, illustrazione di Gustave Doré

Tempo: domenica di Pasqua 10 aprile 1300, qualche ora dopo mezzogiorno

Antipurgatorio: È la parte bassa della montagna del Purgatorio, che comprende la spiaggia e la prima fascia, i primi tre balzi della costa. Qui i penitenti cominciano a espiare dovendo attendere un determinato periodo di tempo prima di poter salire alle vere cornici del Purgatorio dove purgare con pene fisiche i propri peccati.

BALZO II

Personaggi: Dante, Virgilio, Jacopo del Cassero, Buonconte da Montefeltro, Pia de’ Tolomei

Penitenti e pena: Spiriti negligenti

Terza schiera: i morti di morte violenta. Sono coloro che hanno subito l’omicidio e hanno atteso il momento estremo della loro vita per pentirsi. Come i pigri del primo balzo, devono attendere nell’Antipurgatorio un tempo pari alla loro vita prima di salire a purificarsi sulle cornici del Purgatorio. Camminano lentamente, come in processione, cantando in coro il Miserere.



Sintesi

Tra i morti di morte violenta
Dante viene rimproverato da Virgilio per la poca determinazione con cui affronta l'ascesa della montagna. Accettato con umiltà il richiamo, riprende lestamente la salita e incontra una schiera di anime che cantano il Miserere. Sono coloro che morirono di morte violenta, i quali pregano Dante di fermarsi a riconoscere qualcuno perché, tornato sulla terra, possa portare il loro ricordo ai vivi.


Jacopo dei Cassero
Jacopo del Cassero, originario di Fano, domanda preghiere in remissione dei propri peccati. Narra di essere stato ucciso in territorio padovano a opera di Azzo VIII d'Este; raggiunto dai sicari del tiranno dopo essere rimasto impantanato in un canneto. In punto di morte Jacopo si pentì delle sue colpe e si salvò.


Buonconte da Montefeltro
Buonconte da Montefeltro racconta la propria vicenda, svelando perché il suo corpo non fu mai trovato sul luogo della battaglia di Campaldino. Infatti egli si allontanò ferito alla gola e cadde morto invocando il nome di Maria. Un angelo venne dal cielo a prendere la sua anima sottraendola al diavolo, che gridando di rabbia, fece scempio del colpo di Buonconte. Addensate su quel luogo molte nuvole, il demonio scatenò infatti un temporale così violento che ben presto la pioggia caduta fece straripare i fiumi e le acque dell'Archiano trascinarono con se il corpo di Buonconte.


Pia de' Tolomei
Terminato il racconto di Buonconte, interviene un altro spirito che chiede a Dante di essere ricordato, quando il poeta tornerà sulla terra: è Pia de' Tolomei, nata a Siena e uccisa in Maremma dal marito Nello dei Pannocchieschi della Pietra.


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