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12 apostoli: nomi e descrizione

Quali sono i nomi dei 12 apostoli di Gesù? Chi erano e che lavorano facevano? Eccovi l'elenco completo di tutti gli apostoli e la loro descrizione.
Nomi dei 12 apostoli

Nel corso della storia cristiana, un gruppo di individui è emerso dall'ombra, portando con sé un impatto rivoluzionario fino a diventare le fondamenta stesse della fede. Stiamo parlando dei 12 apostoli, dove il termine "apostolo" deriva dal greco antico "apóstolos", che significa "inviato" o "messaggero".





Nomi dei 12 apostoli

I nomi dei 12 apostoli di Gesù sono: Pietro, Giovanni, Giacomo il maggiore, Andrea, Filippo, Tommaso, Bartolomeo, Matteo, Giacomo il Minore, Simone il Cananeo, Giuda Taddeo, Mattia.



Chi erano i 12 apostoli?

Secondo le informazioni contenute nel Nuovo Testamento, gli apostoli di Gesù sono stati i discepoli più importanti nella storia cristiana. Li scelse personalmente perché aveva visto in loro un grande potenziale, invitandoli a seguirlo e diventare "pescatori di uomini", cioè pescatori di anime. Ne scelse dodici perché dodici sono le tribù di Israele.
Questi 12 apostoli sono stati i fondatori delle chiese moderne, diffondendo la buona novella (messaggio evangelico) nonostante le persecuzioni. I primi apostoli erano sicuramente di origine ebrea, mentre per gli altri non vi sono informazioni certe.
Gli apostoli hanno avuto il privilegio di essere vicini a Gesù, ricevendo per tre anni insegnamenti direttamente da lui in modo da poter continuare la sua opera anche in sua assenza. Tutti gli apostoli sono annoverati tra i santi e beati.
Da precisare che inizialmente Andrea e Giovanni, e forse anche Pietro, erano discepoli di Giovanni Battista. E fu quest'ultimo stesso a ritenere che bisognava seguire Gesù e non lui, dal momento che lui ne annunciava solo la sua venuta.

Di seguito andremo a scoprire qualcosa di più su ogni singolo apostolo: dove sono nati, la loro professione prima dell'incontro con Gesù, cosa hanno fatto o sono diventati dopo l'incontro con Gesù, il martirio e il culto.



Pietro

Il nome Pietro gli è stato dato da Gesù, dal momento che il suo nome in origine era "Simon Pietro". A essere precisi lo chiamò "Cefa" che vuol dire "pietra". È nato a Betsaida nel I secolo a.C. ed è stato il primo apostolo, cioè il primo a credere, comprendere e ad accettare l'invito di Gesù. Ciò avvenne durante la pesca miracolosa in cui Pietro, grazie all'intervento di Gesù, riempì le reti di pesce in abbondanza. Si può considerare Pietro come il più importante degli apostoli, una sorta di capo o portavoce degli apostoli. Egli era presente in molti momenti chiave della vita di Gesù, tra cui la trasfigurazione sul monte Tabor e l'agonia nell'orto degli ulivi. Prima della crocifissione, Gesù venne arrestato, e Pietro per paura di essere catturato rinnegò di essere un seguace di Gesù per tre volte, proprio come lo stesso Gesù glielo aveva predetto. Tuttavia, la storia non termina qui. Dopo la risurrezione di Gesù, c'è un episodio di riconciliazione tra Gesù e Pietro, in cui Gesù gli chiede tre volte se lo ama, corrispondendo così ai tre rinnegamenti precedenti. Dopo aver annunciato il Vangelo ad Antiochia e in altre regioni d'Oriente, egli giunse a Roma e divenne il capo di quella Chiesa. Pietro morì a Roma il 29 giugno del 67 d.C. circa durante le persecuzioni cristiane ordinate dall'imperatore romano Nerone, presumibilmente crocifisso a testa in giù, poiché si sentiva indegno di morire nello stesso modo di Gesù.
La Chiesa cristiana lo considera il primo pontefice della storia.

Gesù rivolse queste celebri frasi a Pietro:
Tu sei Simone, il figlio di Giovanni: ti chiamerai Cefa.
Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa.



Giovanni

Giovanni, detto l'evangelista per distinguerlo dal suo primo maestro Giovanni il Battista, nacque a Betsaide nell'anno 10 circa. Anche suo fratello è un apostolo, si tratta di Giacomo il Maggiore ed è figlio di Zebedeo e Salome. È l'autore del quarto vangelo e spesso nelle letture religiose si fa riferimento a lui come "il discepolo che Gesù amava", anche se vi sono spesso pareri discordanti riguardanti al fatto che Gesù avesse un apostolo prediletto. Oltre ad essere l'apostolo più giovane, è anche stato quello che è sopravvissuto più a lungo e che è morto per cause naturali (Efeso, nel 98 circa), difatti gli altri sono morti a causa delle persecuzioni contro i cristiani.



Giacomo il Maggiore

Giacomo il Maggiore, chiamato così per distinguerlo dall'omonimo apostolo (Giacomo il Minore), è anche chiamato Giacomo di Zebedeo. È nato a Betsaida e l'anno di nascista è sconosciuto. È figlio di Zebedeo e di Salome e suo fratello è Giovanni l'evangelista. Insieme al fratello e a Pietro assistette alla trasfigurazione di Gesù. Morì a Gerusalemme nel 44 mentre a causa delle delle persecuzioni ordinate dal Re di Giudea, Erode Agrippa I. Secondo gli Atti degli Apostoli fu il primo apostolo martire e si narra che fosse a conoscenza del suo destino perché glielo aveva profetizzato la Vergina Maria in sogno.



Andrea

Andrea è nato a Betsaida, invece per quanto riguarda l'anno di nascita pare che sia nato qualche anno prima di Gesù (anno zero). È il fratello di Pietro, entrambi apostoli e pescatori prima di conoscere Gesù, e figlio di Giona o Giovanni, anch'egli pescatore. Agli inizi era discepolo di Giovanni il Battista e poi fu egli stesso a indicare Gesù come Maestro. Quando fu il primo degli apostoli a vedere Gesù e a riconoscerlo come Messia e poi lo fece conoscere anche al fratello Pietro. Nei Vangeli è indicato come uno degli apostoli più vicini a Gesù, invece negli Atti degli Apostoli ricopre un ruolo più marginale.
Egli ha viaggiato in Asia Minore, in Scizia, nell'attuale Romania ed è considerato il fondatore della sede episcopale di Bisanzio (Costantinopoli). Morì martire intorno al 60 d.C. per le persecuzioni ordinate da Nerone e la sua morte è nota per essere stato croficisso in una croce a forma di X per lo stesso volere di Andrea, così da non assumere la stessa posizione del suo Maestro. Questo particolare tipo di croce prende il nome di "Croce di Sant'Andrea".

Nel Vangelo secondo Giovanni viene riportata una frase dubbiosa di Sant'Andrea durante la prima moltiplicazione miracolosa dei pani e dei pesci.
C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?



Filippo

Filippo nacque a Betsaida nell'anno 5 d.C. circa e spesso viene indicato come il quinto apostolo. Si parla maggiormente di Filippo nel Vangelo secondo Giovanni, ad esempio in occasione del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci in cui chiede con ironia a Filippo dove era possibile comprare il pane per la folla affamata. Morì a Ierapoli nell'anno 80 d.C. martirio (crocifisso), al tempo dell'imperatore Domiziano.



Tommaso

Tommaso, anche chiamato Didimo, nacque a Pansada, nella Galilea, nel I secolo a.C.. Morì trafitto da una lancia per ordine el re Misdaeus. La sua figura è nota per l'episodio in cui dubitava della risurrezione di Gesù, nel quale Tommaso esprime dubbi sulla sua resurrezione fino a quando non ha l'opportunità di vedere e toccare le ferite di Gesù risorto. Gesù risponde dicendo:
Perché mi hai veduto, hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto.



Bartolomeo

Bartolomeo nacque a Cana nel I secolo d.C.. Morì ad Armenia o Vaspuracan nel 68 d.C. circa scuoiato della pelle per ordine del re dei Medi.
Era amico di Filippo ed è divertente il dialogo tra i due, nel quale Filippo afferma di aver trovato Gesù di Nazaret e Bartolomeo parla di questa città con scetticimo, come se non avesse una buona reputazione.
«Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazareth»
«Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?»



Matteo

Matteo nacque a Cafarnao intorno al 4 o 2 a.C. ed è noto per aver scritto il Vangelo secondo Matteo. Prima di ricevere la chiamata di Gesù svolgeva la professione di esattore della tasse. Morì in Etiopia nel 70 o 74.



Giacomo il Minore

Giacomo il Minore, chiamato così per distinguerlo dall'apostolo omonimo Giacomo il Maggiore, nacque nel 5 d.C. ma il luogo non viene precisato nelle scritture. Talvolta è possibile trovarlo identificato con il nome Giacomo d'Alfeo. Egli è figlio di Zebedeo ma la sua storia biografica è difficile da ricostruire perché non si sa nemmeno se fosse Giacomo il Giusto, e in questo caso c'è molto da dire, oppure se sia un altra persona. Morì a Gerusalemme nel 62 d.C.



Simone il Cananeo

Simone è detto "il Cananeo" (nei Vangeli di Marco e Matteo) oppure "lo Zelota" (nel Vangelo di Luca). Tali soprannomi gli sono stati dati per distinguerlo da Pietro, il cui nome in origine era Simon Pietro. La specifica etichetta "il Cananeo" non fa riferimento alla città di Cana, bensì sembra derivare dalla parola aramaica "qanana", che significa "zelante" o "appassionato", quindi Cananeo e Zelota possegono lo stesso significato. Pertanto, Simone è talvolta chiamato Simone il Cananeo per indicare il suo zelo o la sua passione nel seguire Gesù. Nacque a Cana e di lui non si hanno molte informazioni. Morì a Pella o Suanir nel 107.



Giuda Taddeo

Il Giuda in questione non è quello che ha tradito Gesù (Giuda Iscariota), sebbene anche il suo omonimo fu un apostolo. Questo, invece, si chiama Giuda Taddeo, ma è anche chiamato Giuda di Giacomo oppure Giuda Lebbeo. Non vi sono fonti certe riguardanti il suo luogo e anno di nascita, e si sa molto poco anche delle altre informazioni riguardanti la sua vita perché non viene particolarmente approfondito nel Nuovo Testamento. Pare avesso un fratello che si chiamava Giacomo, ma alcuni dicono che fosse Giacomo il Giusto, altri dicono che fosse Giacomo il Minore, cioè l'apostolo. Era figlio di Maria di Cleofa (una delle tre donne che stava sotto la croce di Gesù) e di Alfeo (fratello di Giuseppe, padre di Gesù)



Mattia

Mattia nacque in Giudea e divenne apostolo per sostituire il traditore Giuda Iscariota. La scelta ricadde su di lui nell'elezione al ruolo di apostolo, l'altro candidato era Barsaba. Morì per martirio a Gerusalemme, probabilmente decapitato dai giudei con una alabarda.



Altri apostoli

Giuda Iscariota

Anche Giuda Iscariota fu un apostolo di Gesù, tra l'altro è anche uno dei più noti perché lo tradì per trenta denari attraverso il gesto di un bacio. Morì suicida perseguitato dai sensi di colpa. Con la sua morte gli apostoli rimasero in 11, e il vuoto lasciato dall'apostolo diventato simbolo del tradimento venne riempito dall'apostolo Mattia.

Questa è la frase che Gesù disse mentre ero in mensa e mangiavano.
In verità vi dico, uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà



Chi è il tredicesimo apostolo?

Anche se gli apostoli sono 12, potrebbe esservi capitato di leggere dell'esistenza di un tredicesimo apostolo. Stiamo parlando di Paolo di Tarso, in origine Saulo, ovvero quello che oggi è noto come "San Paolo". Non conobbe mai Gesù di persona e inizialmente perseguitava i cristiani finché un giorno mentre sta percorrendo la strada che va da Gerusalemme a Damasco gli apparve una luce e poté udire la voce di Gesù che gli chiedeva perché lo stesse perseguitando. Alla visione di questa luce accecante rimase cieco per 3 giorni finché non raggiunse una città dove era presente una piccola comunità cristiana che si prese cura di lui e, quindi, prese la decisione di convertirsi al cristianesimo. Morì vittima della persecuzione di Nerone contro i cristiani e venne decapitato nel 64 o nel 67 d.C..
Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? ... Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti.



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