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A buon rendere - Significato

Perché si dice "A buon rendere": origine, spiegazione e come si usa nella lingua italiana.

A buon rendere è un modo di dire italiano apparentemente elegante, ma non sempre è così e ad alcuni nemmeno piace sentirselo dire, perché è legato al concetto di bontà d'animo e sul concetto di fiducia. Attraverso la spiegazione e i vari esempi avrete modo di scoprire cosa significa e magari potrebbe anche tornarvi utile quando vi capiterà una situazione simile.



Significato

Questo modo di dire sta a significare che la persona che ha fatto un favore ad un'altra (o ad altre) non verrà "ripagata" subito, ma "a buon rendere". È una sorta di promessa di ricambiare il favore ricevuto in futuro non appena se ne avrà l'occasione. Non si tratta di un debito vero e proprio verso l'altra parte perché non c'è un tempo limite entro il quale il favore vada restituito.

Diciamo che essere altruisti è uno dei modi migliori per farsi nuovi amici ed è sempre bello circondarsi da persone che ci apprezzano per qualcosa di positivo. Viceversa non è affatto piacevole essere ricordato come colui che chiede sempre favori ma quando è il momento di ricambiare il favore si tira indietro o si finge indisponibile.

Da precisare che non a tutti piace sentirsi dire "a buon rendere", perché viene percepito come un "non preoccuparti, sarai ricompensato!", come se l'atto generoso di fare un favore non sia stato fatto col cuore ma col fine di un interesse personale.



Come si usa?

Se il modo di dire viene usato da chi ha fatto il favore potrebbe indicare che la persona in questione è dotata di eccezionale generosità e nobiltà d'animo, o semplicemente che ripone la fiducia nell'altro e sa che avrebbe fatto (e che farà) lo stesso per lui.
Se invece viene usato da chi il favore lo ha ricevuto potrebbe indicare che la persona in questione non dispone di un modo per restituire il favore nel momento stesso (ad esempio aver dimenticato il portafoglio a casa potrebbe essere un valido motivo) o che ha difficoltà economiche, ma che sarebbe disponibile a restituire il favore (anche in altri modi che non siano i soldi) in futuro.

Può essere usato tra amici:
Facciamo che te la regalo e poi se un giorno avrò bisogno di un favore, non ti dimenticare di questo gesto. Insomma, a buon rendere!


Tra familiari o conoscenti:
Ti ringrazio per l'ospitalità, a buon rendere!


È anche vero che alcuni se ne approfittano della generosità altrui:
- Eh fammelo questo favore. Stai tranquillo che ti ripagherò... a buon rendere!
- L'hai già usata la scorsa settimana questa tattica...


Il detto, se leggermente modificato, può essere usato con tono ironico quando si vuole rispondere a qualcuno dal quale si è subito un torto, in cui (la vittima) si ripromette di vendicarsi alla prima occasione. La forma "a buon rendere" viene usata solo ed esclusivamente in senso positivo; eccovi un modo per poterla usare in senso negativo o minaccioso:
- Ti è piaciuto lo scherzo?
- Fantastico! Non me ne dimenticherò e ti restituirò presto il favore.


Per quanto riguarda le risposte da dare alle persone che dicono "a buon rendere", anziché sdebitarsi nel breve periodo, consigliamo l'utilizzo di alcune delle seguenti espressioni accompagnate anche da un sincero sorriso in modo da non sembrare il tipo di persona che è più legata ai beni materiali piuttosto che a quelli astratti come l'amicizia:
- Ti restituirò il favore quando potrò. A buon Rendere!
- "Figurati!", "È stato un piacere!", "Ci mancherebbe!", "Va bene così!", "Con Piacere!", "Quando vuoi!".

Questo perché è una frase fatta e non un impegno da prendere sul serio, a meno che il favore ricevuto o concesso non sia davvero impegnativo e che la sua non restituzione non abbia causato un danno a una delle due parti.



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