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Antonio Gramsci: Vita e Opere

Appunto di letteratura italiana riguardante la biografia e le opere realizzate dal politico, giornalistica e critico letterario italiano Antonio Gramsci.

Antonio Gramsci, il nome completo è Antonio Sebastiano Francesco Gramsci, nasce ad Ales (Cagliari) nel 1891, da una famiglia piccolo-borghese che versa in disagiate condizioni economiche. Debole di salute, è costretto a lavorare mentre prosegue gli studi. A scuola si distingue tra i compagni per i suoi vivi interessi culturali, legge moltissimo (in particolare Croce e Salvemini). Rivela spiccatissime tendenze per le scienze esatte e per la matematica. Dopo la licenza liceale, vince una borsa d studio al collegio Carlo Alberto di Torino, dove si trasferisce per frequentare la facoltà di Lettere.
A Torino, la città più industrializzata d'Italia (basti pensare alla Fiat e alla Lancia), entra in contatto con la realtà del proletariato, che costituirà il costante obiettivo della sua riflessione e della sua militanza.

Nel 1915 lascia l'università per dedicarsi all'attività politica e al giornalismo; è assunto alla redazione torinese del quotidiano socialista l'«Avanti!».

Nel 1917 cura la pubblicazione della rivista «La città futura» (numero unico della Federazione socialista torinese) e assume la direzione del «Grido del Popolo», dove continua ad occuparsi anche di letteratura e di teatro.

Nella rivista «L'ordine nuovo», da lui fondata nel 1919 insieme ad altri intellettuali socialisti torinesi (Palmiro Togliatti, Angelo Tasca e Umberto Terracini), tratta dell'assidua discussione sull'emancipazione dei lavoratori e sulla formazione di una nuova coscienza di classe. Nel 1921 il periodico si trasformerà in quotidiano, e ricaverà dall'esperienza russa dei Soviet l'idea dei consigli di fabbrica degli operai torinesi e appoggia l'occupazione delle fabbriche nel settembre-ottobre 1920.

Gramsci si ricollega ai princìpi teorici del marxismo, introdotti in Italia e discussi scientificamente da Antonio Labriola, e li rielabora in forma originale. Molto importante per Gramsci è stata l'attività giornalistica che gli consente di affrontare i problemi coinvolgendo direttamente i propri lettori. Sarà questo il suo modo di esprimersi per il suo pubblico e per questa ragione si rifiuterà sempre di raccogliere in volume i suoi scritti.

Nel 1921 partecipa ai lavori del congresso socialista di Livorno, da cui deriva la scissione che darà vita al Partito Comunista Italiano. Come delegato di questo partito, Gramsci si reca nel 1922 a Mosca, dove sposa una giovane musicista russa, Giulia Schucht, e avranno due figli.

Alla fine del 1923 si trasferisce a Vienna e segue i contatti internazionali per il partito e la nascita del nuovo quotidiano «L'Unità», il cui primo numero uscirà il 12 febbraio 1924.

Nello stesso anno eletto deputato, torna in Italia e, nell'agosto, diventa segretario del partito. Colpito dalle leggi speciali fasciste, come altri oppositori del regime, viene arrestato l'8 novembre 1926 e condannato a vent'anni  di reclusione, iniziando un penoso viaggio in molte prigioni italiane. Dopo aver avuto il permesso di scrivere, nel febbraio del 1929, lascia su numerosi quaderni di scuola una fittissima serie di annotazioni e di riflessioni, dedicate ai più disparati argomenti politici, storici e letterari. Nascono così i cosiddetti Quaderni del carcere, che, affidati in una delle sue visite alla cognata Tatiana Schucht, verranno pubblicati nel secondo dopoguerra.

Segnato dalle sofferenze fisiche e psicologiche e dopo essersi rifiutato di sottoscrivere la domanda di grazia, muore in una clinica romana il 27 aprile 1937.

Le sue sofferenze e la sua straordinaria umanità sono documentati nelle lettere scritte ai familiari e agli amici nei lunghi anni della sua prigionia (le Lettere dal carcere, edite nel 1947).

Tutte le opere di Gramsci sono uscite postume. Gli scritti della militanza culturale e politica sono stati raccolti nei seguenti volumi: L'Ordine nuovo (1954), Scritti giovanili (1958), Sotto la Mole (1960), Socialismo e fascismo (1966) e la La costruzione del partito comunista (1971).

Nel 1975 uscì l'edizione critica dei 32 Quaderni del carcere, che, nel dopoguerra, erano stati ordinati per argomenti tematici e pubblicati in sei volumi: Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce (1948), Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura, Il Risorgimento e Note sul Machiavelli, sulla politica e sullo stato moderno (1949), Letteratura e vita nazionale (1950), Passato e presente (1951).



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