Giovanni Verga (1840-1922) pensa che il verismo autentico si attua solo nella forma con osservazione lucida del vero. Per lui la scientifica deve essere impersonale, reale e visibile. L'autore deve scomparire come i suo pensiero in modo che gli eventi si facciano da sé.
Per questo regredisce a livello dei personaggi operando la regressione (parla con la voce), che comporta lo straniamento, ovvero un punto di vista capovolto rispetto al pensiero normale.
Fonte: Mapper-Mapper