Il teatro del 2° Ottocento rappresenta la società borghese, il sociale e il quotidiano con i problemi familiari, di coppia e di denaro. Applica il naturalismo con Henry Becque (1837-1899) a partire dall'opera "I corvi" 1882, seguita da "La parigina" 1885, ritratto del libertinaggio.
Ha in Italia autori di drammi borghesi come Giuseppe Giacosa (1847-1906) e Marco Praga (1862-1929) legati alla scapigliatura piemontese che rappresentano il triangolo marito, moglie e amante.
I drammi borghesi sono meglio rappresentati nel teatro scandinavo da Henrik Ibsen che ne denuncia le contraddizioni e il maschilismo.
Vede il successo del teatro dialettale i cui esponenti furono il torinese Barsezio, il veneziano Giacinto Gallina, il napoletano Salvatore di Giacomo.
Nel 1884 inizia il teatro verista con i drammi di Giovanni Verga.
Fonte: Mapper-Mapper