Il nichilismo di Friedrich Nietzsche, filosofo (1844-1900), fa parte di un'idea irrazionalistica che mette in discussione l'ottimismo del pensiero positivista, interpreta la sfiducia nella ragione della borghesia.
Il nichilismo, dal latino "nihil" (= nulla), si nega la consistenza di qualsiasi valore e l'esistenza di qualsiasi verità. Nietzsche fu uno dei più grandi contestatori del suo tempo e profeta delle tragedie imminenti. Egli smonta e distrugge credenze, miti e morale dell'occidente.
In "Così parlò Zarathustra" (1883-85) egli formulò il concetto di "superuomo", cioè un uomo nuovo, libero dai condizionamenti imposti dall'alto, che si impegna a realizzare totalmente se stesso.
Una uguale lettura della vita umana è espressa nelle opere "Al di là del bene e del male" (1886) e "Genealogia della morale" (1887), dove afferma che la morale limita l'espressione dei più dotati, a favore dei mediocri.
Il nichilismo, dal latino "nihil" (= nulla), si nega la consistenza di qualsiasi valore e l'esistenza di qualsiasi verità. Nietzsche fu uno dei più grandi contestatori del suo tempo e profeta delle tragedie imminenti. Egli smonta e distrugge credenze, miti e morale dell'occidente.
In "Così parlò Zarathustra" (1883-85) egli formulò il concetto di "superuomo", cioè un uomo nuovo, libero dai condizionamenti imposti dall'alto, che si impegna a realizzare totalmente se stesso.
Una uguale lettura della vita umana è espressa nelle opere "Al di là del bene e del male" (1886) e "Genealogia della morale" (1887), dove afferma che la morale limita l'espressione dei più dotati, a favore dei mediocri.
Fonte: Mapper-Mapper