Il decadentismo italiano, che va dalla fine del 1800 alla 1° guerra mondiale, fa parte di un periodo di tensioni internazionali e di grande depressione economica, per cui gli stati europei intraprendono una politica imperialistica che sfocerà nella 1° guerra mondiale. Ritiene che solo la poesia è pura conoscenza e illuminazione, in quanto esprime l'ignoto e il mistero con frammenti di frasi ricchi di significati simbolici. La poesia si rivolge all'inconscio del lettore, rendendolo consapevole della crisi esistenziale, può essere denuncia e tentativo di superamento, per ciò si deve separare il decadentismo storico da quello letterario.
Gli esponenti del decadentismo italiano sono Giovanni Pascoli (opere con senso del mistero), Gabriele D'Annunzio (esprime estetismo e individualismo esasperato), Italo Svevo (racconti), Luigi Pirandello.
Fonte: Mapper-Mapper