L'economia fascista si divide in 2 fasi: liberista e protezionista.
La politica liberista (1922-1925) favorisce l'iniziativa privata e le esportazioni.
La politica protezionista, sino alla caduta del regime, riduce le importazioni e cerca di bastare a se stessa. rivaluta la lira che acquista un valore troppo alt, così che crollano le esportazioni, rallenta la produzione e le aziende falliscono. Bonifica le paludi pontine per renderle produttive. Lancia la battaglia del grano per produrne di più.
L'economia fascista porta al fallimento delle imprese e alla disoccupazione. Gli USA rifiutano altri emigranti e stanno affrontando la grande crisi del 1929 e si cerca di porre rimedio potenziando strade e ferrovie. Mussolini taglia il salario ai lavoratori e usa soldi pubblici per salvare le banche e le industrie che fallivano a causa della crisi da lui provocata, crea l'istituto per la ricostruzione industriale (IRI) ed aumenta il divario fra nord e sud.
Fonte: Mapper-Mapper