Nella poesia francese di fine 1800 si verificano importanti innovazione ad opera di:
- Verlaine: che vive in sospeso fra degradazione e redenzione, la cui poetica esprime ricerca della musicalità per descrivere le sfumature dei sensi e languore e stanchezza dei sentimenti; per ottenere ciò deve infrangere le regole della poetica rigorosa e formale (Arte poetica, Languore).
- Rimbaud: che cerca di fuggire dall'ordine e dalla regolarità, perciò è ribelle perché fugge dall'ordine esterno e dall'ordine interno e, veggente perché sente un'altra realtà visionaria, onirica e allucinata che esprime creando una lingua magmatica e imprevedibile.
- Mallarmé: che teorizza la poesia pura tesa alla perfezione della parola, per cui la parola non ha più forma e logica, ma è una cifra misteriosa. La poesia è un mondo di simboli che offre solo la propria forza evocatrice (Sonetto del cigno). Il poeta è l'eletto che può accedere ai significati misteriori.
- Baudelaire: è il maggior esponente del simbolismo, ricerca il legame uomo-natura con sinestesie; usa allegorie per liberare la fantasia dal rigore scientifico. È un poeta modernista e anticipa il decadentismo. La sua opera maggiore è "I fiori del male".
Bohemien e Dandy (fa uso di droghe), emblema del poeta maledetto basa la sua poesia sulla perfezione musicale dello stile.
Fonte: Mapper-Mapper