Il decadentismo è la crisi della ragione, porta ad un cambiamento di forma dell'arte e dei suoi strumenti. Per cui nella poesia si cerca un linguaggio che esprima la dimensione profonda dell'essere allargando la capacità di significare sino a far nascere il simbolo, cioè una suggestione illogica ai limiti del dicibile.
Nella narrativa manca l'ordine cronologico, il tempo esterno è sostituito dal tempo interno della memoria e dalla coscienza nel monologo interiore.
Ci sono nuovi personaggi come l'antieroe, cioè l'inetto incapace di gestire la sua vita e l'eroe negativo per il quale la decadenza, la stanchezza morale, il languore del vivere diventano norma esistenziale.
Nel teatro si sviluppa il dramma borghese e vanno in scena i temi della dissociazione e crisi dell'Io ad opera di Pirandello, che cambia il modo di fare teatro con l'abolizione di scenografie che dipingono il verom l'unificazione di Platea e palcoscenico, l'esasperazione del teatro nel teatro (metateatro).
Fonte: Mapper-Mapper