Forme uniche della continuità nello spazio è un quadro storico appartenente al futurismo che va dal 1909 al 1920. Le sue caratteristiche sono il rifiuto delle forme e dei valori tradizionali (è irredentista, interventista e fascista), è un movimento culturale che si teorizza nei "Manifesti". Esalta la velocità, la guerra, il disprezzo per la donna, il pericolo e i temerari, il coraggio, l'audacia e la ribellione, il movimento aggressivo, la lotta, la tecnologia e la macchina.
L'autore è Boccioni (1913). La tecnica utilizzata è la scultura in gesso. Dopo la morte di Boccioni si fanno diverse fusioni in bronzo, una è al museo del Novecento.
Il soggetto rappresenta il movimento e la fluidità. Ritrae una figura possente che avanza a grandi passi nervosi di vorticosa dinamicità. È ispirato al cubismo ed esprime i tre criteri del futurismo, che sono: simultaneità della visione, la sintesi tra visione ottica (percezione) e visione mentale (comprensione), la compenetrazione dinamica per portare lo spettatore nell'opera in cui i volumi si scompongono in un movimento di espansione..
Ha una struttura vorticosa in un continuo svolgersi di forze e di forme nello spazio.
Fonte: Mapper-Mapper