Obbiettivi:
Esso contiene gli impegni dei paesi industrializzati a ridurre le emissioni dei gas rispetto ai propri livelli relativi al 1990.Il Protocollo propone una serie di mezzi di azione:
1) rafforzare o istituire politiche nazionali di riduzione delle emissioni (miglioramento dell’efficienza energetica, promozione di forme di agricoltura sostenibili, sviluppo di fonti di energia rinnovabili, ecc.);
2) cooperare con le altre parti contraenti (scambi di esperienze o di informazioni, coordinamento delle politiche nazionali attraverso i diritti di emissione, l’attuazione congiunta e il meccanismo di sviluppo pulito).
Adesione al protocollo:
L'Europa è la principale sostenitrici del protocollo di Kyoto. Hanno firmato pure la Russia (2004) e l'Australia (2007). L'India, la Cina e altri paesi in via di sviluppo hanno ratificato il protocollo, ma non sono tenuti a ridurre le emissioni di anidride carbonica nonostante la popolazione ricca e poco efficace, perché non sono stati tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra durante il periodo di industrializzazione che si crede stia provocando oggi il cambiamento climatico. I Paesi non aderenti sono responsabili del 40% dell'emissione mondiale di gas serra.
Fra i vari paesi industrializzati che non hanno voluto ratificare il protocollo, ci sono gli Stati Uniti responsabili del 36% del totale delle emissioni. In principio, il presidente Bill Clinton aveva firmato il Protocollo durante gli ultimi mesi del suo mandato, ma George W. Bush, poco tempo dopo il suo insediamento alla Casa Bianca, ritirò l'adesione.
Potrebbero chiarirti meglio le idee questi due link:
Mappa concettuale sul Protocollo di Kyoto
Mappa concettuale sul Protocollo di Kyoto 2
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