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Riassunto opera Aida di Verdi


di Giuseppe Verdi
Riassunto:

Aida è un'opera di Giuseppe Verdi suddivisa in 4 atti. Fu commissionata dal viceré d'Egitto Isma'il Pascià, come inno per celebrare l'apertura del Canale di Suez (1868). Inizialmente Verdì rifiutò perché non scriveva musica d'occasione ma quando gli fu chiesto di comporre un'opera per l'inaugurazione del nuovo teatro de Il Cairo, accettò. Tuttavia l'opera fu ritardata a causa della guerra franco-prussiana e l'inaugurazione venne eseguita con Rigoletto nel 1869. L'opera Aida andò in scena alla vigilia di Natale del 1871 e fu un autentico trionfo.

Trama:
L’Aida è ambientata in Egitto al tempo dei faraoni: Radames, un valoroso comandante militare egiziano, viene incaricato di contrastare l’invasione dell’esercito nemico etiope. Egli è innamorato di Aida, una schiava etiope, che è combattuta fra l’amore per Radames e l’affetto per il suo popolo. Il padre di Aida, anch’egli fatto prigioniero, spia un incontro dei due innamorati, durante il quale Radames confida ad Aida il luogo dove l’esercito egiziano attaccherà quello etiope. Quando il padre di Aida (Amonasro) esce esultante dal suo nascondiglio infatti farà fa fallire l’attacco e la guerra verrà vinta dagli etiopi. Radames, amareggiato per essere caduto nel tranello, si consegna nelle mani del gran sacerdote per farsi punire, egli lo condanna a morte ed ordina di farlo seppellire vivo. Vicino al suo sepolcro trova inaspettatamente Aida che, coraggiosamente, affronta la morte con lui.

Personaggi:
AIDA (soprano) principessa etiope
RADAMÉS (tenore) capitano dell'esercito faraonico
AMONASRO (baritono) re dell'Etiopia e padre di Aida
AMNERIS (mezzosoprano) figlia del re d'Egitto
RE D'EGITTO (basso)
RAMFIS (basso) gran sacerdote
UNA SACERDOTESSA
UN MESSAGGERO
CORO di sacerdoti, sacerdotesse, ministri, soldati, ufficiali, schiavi, popolo egizio.


ATTO I
Aida è la figlia del Re d'Etiopia Amonastro, vive a Menfi e viene trattata come una schiava dagli Egizi che l'hanno catturata durante una spedizione militare, appunto contro l'Etiopia, ma loro non sono al corrente della sua vera identità. Il padre di Aida ha già organizzato un piano per poterla liberare.
Aida si innamora del giovane guerriero Radamés, dal quale è riamata; ma ha anche una rivale in amore, Amneris, la figlia del re d'Egitto.
Amneris nutre sentimenti di gelosia per la principessa etiope e falsamente la consola del suo pianto.
Un messaggero porta la notizia che l'esercito etiope guidato dal re Amonasro sta marciando verso Tebe: è la guerra.
Il Faraone designa Radamés comandante dell'esercito che combatterà contro gli Etiopi.
Aida è combattuta tra l'amore per Radamés e il sentimento per il padre e il suo popolo.
Fra cerimonie solenni e danze il gran sacerdote Ramfis gli consegna la spada consacrata.

ATTO II
Amneris riceve nelle proprie stanze, dove piccoli schiavi mori danzano, Aida e con l'astuzia la spinge a dichiarare i suoi sentimenti per Radamés, annunciandole la morte dell'amato in battaglia.
Amneris minaccia Aida che, disperata, è costretta a chiedere perdono.
Risuonano le trombe della vittoria e la popolazione accorre alla cerimonia del trionfo; mentre il re siede sul trono con la figlia, l'esercito sfila davanti a lui.
Radamés viene incoronato da Amneris con il serto dei vincitori ed intercede a favore dei prigionieri tra i quali si trova Amonasro, padre di Aida.
Il re accoglie la richiesta di rilasciare i prigionieri, poi, per la protesta dei sacerdoti, decide di trattenere come ostaggi Aida e un guerriero, in realtà Amonasro, che giura di aver sepolto il re degli Etiopi.
Per gratitudine il Faraone concede a Radamés la mano della propria figlia.

ATTO III
Radamés ha solo apparentemente acconsentito a diventare sposo di Amneris, la quale si reca al tempio della dea Iside per pregarla di proteggere le sue imminenti nozze.
Quella stessa notte, mentre Aida attende l'amato sulle sponde del Nilo, Amonasro convince la figlia a tradirlo: Aida ottiene le informazioni richieste.
Il padre, poi, spia il colloquio tra i due innamorati e viene a conoscenza del luogo dove l'esercito egiziano attaccherà gli etiopi.
Quando Amonastro esce dal nascondiglio e si presenta come il re degli Etiopi, Radamés capisce di aver involontariamente tradito il proprio paese.
Con il suo aiuto Aida e il padre riescono a fuggire, mentre Radamés si consegna al gran sacerdote per espiare la propria colpa.

ATTO IV
Amneris desidera salvare la vita dell'uomo che ama, ma Radamés la respinge: non vuole più nascondere il suo amore per Aida, la schiava liberata e sopravvissuta alla battaglia durante la quale ha perso il padre.
Amneris si dispera, implora pietà per Radamés che viene condannato dai sacerdoti per tradimento ad essere sepolto vivo.
Nella cripta sotto il tempio di Vulcano, mentre sta per essere murato, invoca Aida e costei come in un sogno gli appare: è venuta a morire con lui.
I due amantu si abbracciano e accettano il loro terribile destino, mentre nel tempio Amneris piange e prega durante le cerimonie religiose e la danza delle sacerdotesse.



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