Infatti poi sviene e viene portato a casa, dove il dottore gli dice che non ha più molto da vivere. Boka gli fa una visita e tristemente vede morire il suo amico, che prima promosse al grado di capitano. Anche i ragazzi della Società dello Stucco, un gruppo di ragazzi che dovevano masticare a turno lo stucco che prendevano per non farlo indurire, volevano venire a dare l’ultimo saluto a Nemecsek portandogli le loro scuse. Infatti pochi giorni prima questi lo avevano accusato di tradimento ingiustamente e hanno scritto il suo nome sul libro nero. Purtroppo erano arrivati troppo tardi perché Nemecsek era morto.
Autore: Ferenc Molnàr, nacque a Budapest nel 1878 e morì a New York nel 1952. Fu un giornalista, uno scrittore e un famoso commediografo. Ebbe un clamoroso successo con il libro “ I ragazzi della Via Pal”, che venne tradotto in innumerevoli lingue.
Editore: Arnoldo Mondadori Editore.
Luogo e anno di pubblicazione: Gennaio 1988, Milano.
Genere: romanzo
Personaggi
Personaggi principali:- Boka, è il più saggio dei ragazzi della Via Pal e per questo è anche “il presidente” del loro gruppo. Gli altri ragazzi vedono in lui un modello da seguire. È onesto, giusto, sa prendere decisioni ed è prudente.
- Nemecsek, è l’unico ragazzo della Via Pal ad essere un “soldato semplice”. È un ragazzo biondo, magro e fragile, ma anche l’amico di Boka. Nemecsek è però molto coraggioso, leale e si sacrifica per i suoi amici nonostante la malattia, infatti cerca sempre di aiutarli.
- Gerèb, è un ragazzo ambizioso, sempre in competizione con Boka per il ruolo di capo e geloso di lui. Per questo tradisce i ragazzi della Via Pal e diventa membro delle “Camice rosse”. Alla fine però capisce di aver sbagliato e nella battaglia si comporta nobilmente, riconquistando l’amicizia di Boka.
- Cecco Ats, è il ragazzo capo delle Camice Rosse. È forte, audace e molto fiero, ma apprezza il carattere coraggioso di Nemecsek. Indossa una camicia rossa come i suoi compagni. Da questo deriva il nome del loro gruppo.
Altri personaggi:
- I fratelli Pastzor e Wendauer, appartenenti alle Camice rosse.
- Kolnay, Barabas, Csele, Csonakos, Weisz, altri appartenenti ai ragazzi della Via Pal.
- Il professore Ràcz della scuola dei ragazzi.
- Jano, la guardia notturna della segheria a vapore, molto affezionato ai ragazzi ed ha un cane di nome Hector.
Luoghi e tempo
Luogo dove si svolgono i fatti: Ungheria, nella periferia di Budapest, a scuola e nel piccolo terreno tra Via Pal e Via Mària.Epoca in cui si svolgono i fatti: I primi anni del 1900.
Situazione iniziale: All’inizio del libro viene descritta la fine di una qualsiasi giornata di scuola, l’impazienza dei ragazzi di incontrarsi alla Via Pal e la loro attesa del suono della campanella. Vengono anche presentati i personaggi più importanti.
Conclusione della vicenda: negativa, perché alla fine Nemecsek muore in seguito a una polmonite e Boka, il suo migliore amico anche se aveva vinto la battaglia contro le Camice Rosse, era molto triste. Non solo per la morte di Nemecsek, ma anche perché scopre che nella loro tanto amata terra, si sarebbe costruita una casa di tre piani. Capisce così che la loro battaglia, per cui Nemecsek si era sacrificato era stata inutile, ma comunque è contento che almeno lui non lo sappia.
Narrazione di un episodio particolarmente interessante: Secondo me l’episodio più interessante del libro è quello in cui Nemecsek va di nascosto all’Orto botanico e sente i piani delle Camice Rosse. Ad un certo punto uno dei ragazzi dice che i ragazzi della Via Pal non sono coraggiosi, ma hanno paura delle Camice Rosse, così come di Gerèb. Allora Nemecsek esce dal suo nascondiglio e scende dall’albero, dicendo a tutti che non è vero. Lui ha avuto il coraggio di venire lì, spiarli per tutto quel tempo senza avere paura e che possono fargli qualsiasi cosa, ma non sarà mai un traditore come Gerèb. In quel momento Cecco Ats lo fa buttare nel fiume, ma dopo lo lascia andare e apprezza la sua fedeltà e il suo coraggio, tanto da chiedergli di unirsi alle Camice Rosse, ma Nemecsek rifiuta senza pensarci due volte..
Scopi più evidenti del libro: informare sulla condizione dei ragazzi delle periferie di Budapest nei primi anni del 1900 e i loro modi di divertirsi, nonostante provenissero da famiglie povere.
Linguaggio usato: l’autore usa un linguaggio semplice, quello dei ragazzi e non descrive in modo particolare le loro caratteristiche, ma lo fa capire con il loro comportamento. Il narratore è esterno,
Commento: Questo romanzo mi è piaciuto tanto, ma mi ha anche commosso la dedizione dei ragazzi nel loro gioco, soprattutto quella di Nemecsek. Credevano realmente in quello che facevano, ma alla fine sul territorio per cui avevano tanto lottato verrà costruito un palazzo. È un libro triste, ma allo stesso tempo bello. Alla fine l’autore racconta un piccolo episodio particolare. Tutti erano a scuola e mentre il professore commemorava Nemecsek, Boka guardava fisso davanti a lui e per la prima volta capì cosa è veramente la vita, “per la quale noi, suoi schiavi ora tristi ora lieti, lottiamo”. È certamente anche un libro che fa riflettere.
Titolo alternativo: “Ragazzi di periferia”.