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Come indicizzare un sito su Google

Ad oggi, creare un sito non è affatto una operazione complicata, almeno non come lo era un tempo. La preoccupazione principale di chi crea un sito è quella di renderlo facilmente ricercabile sui motori di ricerca per coinvolgere il maggior numero di visitatori possibili, per pubblicizzare un evento, per attirare l'attenzione su di sé o più comunemente per fare soldi. Molte aziende importanti utilizzano da sempre delle tecniche per indicizzare il proprio sito più velocemente sui motori di ricerca e in questo articolo vi inserirò alcuni consigli per ottenere alcuni miglioramenti.


Perché Google indicizza nuovi siti web lentamente?

Vediamo sui forum che ci sono un sacco di utenti che si lamentano sempre del fatto che il loro nuovo sito impiega parecchio tempo per indicizzare un articolo scritto. I principali motivi per cui si appare sui motori di ricerca o nelle prime pagine di Google sono i seguenti:

Meno autorità: quando si creare un nuovo sito, questi, non ha alcuna autorità; viceversa altri siti concorrenti essendo più vecchi posseggono una autorità sicuramente migliore e questo è uno dei primi motivi per cui si trova sempre dietro tutti gli altri. Al contrario delle persone, più un sito diventa vecchio, più viene considerato dai motori di ricerca.

Meno contenuto: ama tutti i tipi di contenuti, ma preferisce quelli aggiornati e di qualità. I siti appena creati, solitamente hanno poco o addirittura nessun contenuto, questo complica l'indicizzazione sui motori di ricerca. D'altra parte non conviene nemmeno scrivere tutto ciò che c'è da dire in una volta, per far rendere un sito al massimo occorre aggiornarlo in modo graduale e costante.

Uso dei social network: siccome un sito nuovo è raro che riesca ad ottenere subito visite, potrebbe essere utile condividerlo sui social network per attirare un po' di utenti, almeno per riempire le pagine social del sito.

Stato della scansione: per chi non lo sapesse, Google impiega un certo tempo per scansionare tutto il vostro sito, ed essendo nuovo se la prenderà molto comoda. Per trovare il numero di pagine indicizzate di un sito su Google dovete eseguire una ricerca in questo modo:
site: scuolissima.com



Dovete sostituire "scuolissima" con l'indirizzo del vostro sito web. Se non otterrete alcun risultato significa che ancora al vostro sito manca uno dei requisiti descritti in precedenza, se appaiono pochi risultati relativi al vostro sito significa che è solo questione di tempo (riprovate la settimana successiva in questo caso).


Come indicizzare sito su Google

Le tecniche qui di seguito si possono applicare sia per i siti vecchi che per quelli nuovi. In breve, consistono nel inviare i crawler dei motori di ricerca al proprio sito per costringerli a velocizzare il suo processo di indicizzazione.

1) Inviare sitemap a Google: la sitemap è la mappa di un sito, in essa sono contenuti l'elenco dei post o delle pagine pubblicate sul sito ed inviandola si da' una mano ai crawler dei motori di ricerca. Così facendo impiegheranno meno tempo ad indicizzare i vostri post o ad aggiornarli nel caso in cui avete cambiato il titolo del post o dell'intero blog. Potete inviarla a Google andando sul sito Strumenti per i Webmaster oppure a Bing andando sul sito Webmaster Tools.
A seconda della piattaforma usata ci sono vari modi per inviare la sitemap, attualmente ho scritto delle guide per Blogger e Wordpress.

2) Commentando su siti dofollow: dopo aver scritto un articolo di buona qualità potrebbe essere utile linkarlo, ma non su siti qualunque, bensì in quelli che mettono a disposizione dei commentatori il campo "sito web" e poi lo mantengono dofollow proprio per incentivare i commenti.
Questa è una tecnica molto vecchia ma sempre funzionante, però bisogna mettersi nei panni di chi dovrà gestire tali commenti, quindi evitate di comportarvi in modo troppo spammoso e cercate allo stesso tempo di commentare aggiungendo qualità all'articolo come esperienze personali o consigli.

3) Condivisioni sui social network: anche se di per sé un link sui social network non porta vantaggi a livello SEO perché sono tutti dofollow, la condivisione farebbe arrivare utenti sul sito e quindi potrebbe essere un modo per spingere i crawler a prendere in considerazione il vostro sito.

4) Utilizzare i ping: se un vostro articolo viene linkato su un altro sito ed avete attivato i ping (funzione disponibile in modo automatico su Blogger e Wordpress) vi apparirà un link sotto l'articolo stesso. Questo potrebbe essere sembrare utile per gli altri ma soprattutto agli inizi, questa tecnica, potrebbe aiutarvi ad ottenere più link da altri siti.

5) Guest post: se nessuno ha voglia di linkarvi potrete scrivere voi stessi sui siti degli altri (col loro permesso) un articolo che prende il nome di guest post. Dentro esso dovete scrivere un testo di qualità e con un link dofollow verso il vostro sito. Questa pratica si dice che non sia più efficace come un tempo ma questo dipende molto dal tipo di sito o blog che offre questo tipo di servizio in quanto è meglio sceglierli della stessa nicchia (argomento), devono anche essere aggiornati regolarmente e con un pubblico attivo.

6) Directory dofollow: proprio come per i commenti, esistono siti che linkano i siti dedicandogli addirittura pagine intere. Sono una forma di pubblicità gratuita e si chiamano web directory dofollow. Se da una parte portano vantaggi, dall'altra bisogna fare attenzione a non usarli tutti in breve tempo e quando ancora il sito è troppo nuovo o incompleto per non incorrere al rischio di penalizzazioni.




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