La grande depressione avviene tra il 1873 e il 1896 con un calo di prezzi, investimenti e sviluppo. Il fatto suscita apprensione per l'abitudine alla crescita; era avvenuta una crisi di sovrapproduzione, la produzione cresceva più della possibilità di acquisto: inflazione. Le conseguenze sono la disoccupazione, i fallimenti, l'ingerenza degli stati nella vita economico-sociale, il fallimento di produttori non competitivi e l'aumento delle tensioni internazionali.
I governi frenano il liberismo e mettono le barriere doganali sui prodotti industriali e agricoli.
Il bisogno di far fronte alla crisi porta a accordi tra imprese a favore della libera concorrenza e fusione di imprese (Trust), formazione di "cartelli" (monopolio), porta ad avere potenze economiche pronte ad influenzare la politica.
Fonte: Mapper-Mapper