La data di nascita del Neorealismo è intorno agli anni 1940-50 e quindi dopo la seconda guerra mondiale , nacque come abbandono del Decadentismo e si pose come fiducia nel futuro e negli uomini sconvolti dall'orrore della guerra ma capaci di ricostruire un mondo migliore. Il neorealismo riprende le forme espressive del Realismo del Verga e di Zolà e si impegna a registrare con fedeltà la realtà cruda e spietata seguita alla tragedia della guerra, si tratta dunque di una letteratura impegnata soprattutto nei problemi sociali e vuole contribuire a risolverli.
La lingua deve essere il più vicino possibile al parlato in modo che le opere di narrativa possano essere nelle mani di tutti.
Gli argomenti vengono presi dalla storia contemporanea e dunque dal fascismo, dalla Resistenza e ci si incontra spesso con operai, contadini e quindi persone umili.
Il nuovo realismo si presenta con un forte impegno politico e sociale che lo porta a svolgere argomenti diversi dal Realismo precedente come quelli dell’antifascismo, del movimento operaio, degli scioperi, delle province arretrate , ma è mancato ai Neorealisti la profondità dell’indagine infatti questi si limitavano ad esporre I fatti in lingua uguale a quella parlata.
Il neorealismo trovò diffusione anche nell’ambito del cinema dove ebbe molta efficacia e ammirazione, in breve il neorealismo si prefigge dei punti principali ovvero:
- l'idea che la letteratura debba lasciare spazio alla rappresentazione quasi cronachistica della realtà, nella convinzione che siano i fatti stessi a caricarsi di significato etico ed estetico;
- a questa concezione si ricollega quella della letteratura come "impegno" culturale e sociale, anche nel quadro della ricostruzione materiale e morale del paese dopo il Fascismo e la guerra;
- l'ampio spazio riservato alle testimonianze dirette e alle esperienze autobiografiche, come per esempio quelle di guerra e di prigionia;
- una scelta linguistica e stilistica il più possibile vicina al "parlato", con un'attenzione anche alle diverse caratteristiche regionali, che mira a conferire autenticità alla narrazione.
Principali esponenti del Neorealismo sono Alberto Moravia, Elio Vittorini e Primo Levi.