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Il Petrolio nella Prima Guerra Mondiale


Si dice che "Il petrolio nell'economia e nella politica è come l'olio d'oliva negli alimenti, c'è sempre", ma si può dire lo stesso anche per la prima guerra mondiale?

L'industria petrolifera nacque negli anni 1850 negli Stati Uniti, per l'iniziativa di Edwin Drake. Il 27 agosto 1859 venne aperto il primo pozzo petrolifero redditizio del mondo.
La prima guerra mondiale (28 luglio 1914 – 11 novembre 1918), come ben sapete, non è stata combattuta per conquistare i giacimenti di petrolio, nonostante ciò si può facilmente trovare alcuni collegamenti.


Lista

 Adesso sappiamo che il petrolio esisteva già da allora, ma quale era il suo campo di utilizzo nella prima guerra mondiale?

1) Nei primi anni del Novecento il petrolio cominciava ad essere una materia prima importante visto che si stava affermando il mercato dell'automobile e dei motori a benzina.

2) Proprio nella prima guerra mondiale sono stati utilizzati per la prima volta i carri armati, che sono alimentati a benzina (e per loro ci vuole tanta benzina) e quindi hanno fatto incrementare la necessità di petrolio.

3) La storia ci insegna che La Royal Navy, grazie alla conversione della flotta verso il gasolio (motori a nafta) fu un passo decisivo nelle sorti della guerra perché ne trasse molto vantaggio in termini di velocità di spostamento, efficienza e affidabilità rispetto a quelle della Germania che erano a carbone e potevano contare soltanto su rifornimenti in patria.. Il petrolio era meno costoso, più pulito e più facile da gestire; bastava pomparlo nei serbatoi, anziché ricorrere a eserciti di fuochisti neri di fuliggine.

Infatti se fino ai primi anni del 900 l’adozione sulle navi di motori esotermici (a vapore) era legata al fatto che questi tipi di motori erano gli unici capaci di fornire le potenze necessarie, dotati di una ipotetica capacità di utilizzare qualsiasi tipo di combustibile e dotati di grande affidabilità, si è arrivati poi a sviluppare moderni motori endotermici che, con il progredire delle tecnologie, offrivano le stesse potenze dei vecchi motori a vapore prima in volumi comparabili ai precedenti e successivamente inferiori e con minor peso.

La grande forza della Royal Navy e la certezza del flusso di approvvigionamenti petroliferi era derivante dalla presenza militare inglese in medio oriente, il Regno Unito infatti poteva contare sui pozzi petroliferi del provveditorato britannico del Kuwait.
Questi territori erano controllati non solo dall'Inghilterra ma anche dalla Russia ed infatti non fu certo un caso che i due paesi si allearono per controllare militarmente questi paesi, strategici come riserva di carburante, in quanto una guerra reciproca in questi territori avrebbe sicuramente minato di conseguenza anche tutti gli altri fronti di guerra europei.
I tedeschi all'inizio della guerra capirono immediatamente l’importanza di queste risorse per i due paesi e cercarono di interrompere le linee di rifornimento.
Gli imponenti impianti russi di Baku (oggi capitale dell’Azerbaigian), già in crisi produttiva, furono il primo obiettivo da distruggere per le armate tedesche: questo fu possibile grazie anche al blocco navale sullo stretto di Dardanelli.
Le truppe turche invece, alleate della Germania, cercarono di attaccare in vari momenti gli impianti petroliferi delle truppe inglesi ma senza ottenere mai alcun successo.


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