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Il Rosso e il Nero, Stendhal

Julien Sorel è figlio di un proprietario di una segheria ed è il più piccolo della famiglia. La famiglia Sorel non gode né di prestigio sociale né di ricchezze copiose, ma i fratelli ed il padre lavoravano faticosamente tutto il giorno per guadagnarsi il pane. Tuttavia Julien era diverso dal resto della famiglia: egli aveva tratti femminei, era di una bellezza straordinaria e non aveva una massa muscolare molto sviluppata come i suoi fratelli. Caratterialmente Julien è una persona perspicace, sveglia e soprattutto orgogliosa. Viene notato da un chirurgo facente parte della legione di Napoleone Bonaparte: il medico gli insegna le lingue classiche, storia e alcuni cenni di medicina. Egli gli lascia molti libri che Julien tratta come se fossero la bibbia. Il padre, invece, disprezza profondamente la vocazione del figlio per la letteratura, come ogni uomo non acculturato e rozzo, ma il curato del paese nota questo aspetto di Julien e lo sostiene nei suoi studi dandogli lezioni di teologia. Quando Julien ha imparato a memoria l’intero nuovo testamento in latino, il sindaco del paese, Monsieur de Renal, intende ospitarlo in casa come precettore, sotto la raccomandazione del curato. Il padre si approfitta di questa situazione per cercare di spingere lo stipendio del figlio fino alla più alta offerta del sindaco con incredibili incentivi. Queste clausole non sono sufficienti per invogliare il ragazzo ad accettare il lavoro poiché lui aspira a un’ascesa al potere partendo dalle fila militari. Tuttavia Julien acconsente a diventar precettore perché pensa che per ascendere al potere debba partire dal basso con metodi anche vili; così riuscì a dominare il suo spirito orgoglioso che non gli permetteva di essere un misero precettore e partì da casa.

Quando è accolto dalla moglie del sindaco, egli ammira la donna dalla fine bellezza e il palazzo grande e maestoso. Madame de Renal vede nel ragazzo la rincarnazione del suo ideale di precettore: poiché egli era un contadino di umili origini, agli occhi della donna Julien rappresentava la vittoria della classe meno abbiente ma ben educata sulla sporca nobiltà.

Julien ha subito successo presso la casa del sindaco, fa un grande figurone quando è riuscito a recitare il nuovo testamento a memoria così che si guadagna il titolo di Monsieur. Tale fatto non fa che insuperbire l’orgoglio di Julien che addirittura si sdegnare anche dei suoi stessi fratelli. Egli calibra bene le sue parole e si sforza con tutto se stesso per mantenersi un’aria nobile e stoica, conseguendo gran successo. Spesso però mostra lacune nella cultura generale, soprattutto nei classici latini, ma egli nasconde molto bene la sua ignoranza addicendo la causa alla profana empietà degli autori romani.

Madame de Renal ha sviluppato una certa empatia per Julien, empatia che il ragazzo disprezza giudicandola come compassione per un misero. Tuttavia la donna riesce a farsi perdonare comprando numerosi libri costosi per Julien sotto il pretesto di un’educazione migliore per i figli. Madame de Renal non si rende conto che il sentimento che ha svilluppato per il precettore dei suoi figli sia amore, poiché nei lunghi periodi vissuti tra nobiltà francese ella si è convinta che l’amore fosse solo una disgustosa libidine. Si accorge dei suoi sentimenti soltanto quando la cameriera Elisa, arricchitasi con l’eredità lasciata da un suo parente, confida alla padrona di esser stata rifiutata da Julien nonostante il curato gli avesse raccomandato il matrimonio con lei. A questa dichiarazione il cuore della donna si rallegra e l’invidia per la sua cameriera, che lei scambiava per odio, svanisce in un colpo solo. Ormai Julien è diventato un idolo nella casa del sindaco così che questi ha iniziato a nutrire invidia per il ragazzo, tuttavia non vuole farsi sfuggire un precettore che lui ritiene ottimo.

La donna si avvicina sentimentalmente a Julien e questi ricambia il suo amore, ma per un giovane prete la situazione si fa pericolosa. L’attrazione tra la Madame de Renal e Julien culmina fino a crearsi una relazione tra i due: la signora si dichiara dopo che il giovane ebbe chiesto il trasferimento poiché per lui un’incestuosa storia d’amore tra due era proibita. A questo punto lei preferì che lui rimanesse un amico, così potevano proseguire nella convivenza. Questa nuova situazione invece non fece altro che tentare Julien, ormai deciso a sedurre la donna contraddicendo se stesso, e così i due divennero amanti. La relazione venne scoperta da Elisa che, irritata, subito la comunicò a Valenord, nobile del paese, che da lungo tempo corteggia Madame de Renal ma ricevendo sempre risposte sdegnose e umilianti. Valenord, su tutte le furie, manda una lettera anonima al sindaco de Renal con una dettagliata descrizione degli avvenimenti successi in casa sua. Questa situazione venne prevista da Julien e attraverso diverse scene simulate dalla Madame de Renal, la cosa si risolse a lieto fine per i due amanti. Ormai le cose accadute si diffusero presso tutta Verrières, per cui era necessario mandare Julien per due settimane presso il curato appena destituito dal sindaco de Renal. Nel frattanto de Renal aveva escogitato mille piani per tentare Julien nell’assunzione in un altro luogo. Qui egli pensa alla sua carriera ecclesiastica e di quanto danaro serviva per mantenersi per due anni al seminario di Besançon. Sempre in questo periodo di tempo conosce Valenord poiché questo lo aveva invitato: conosce qui il massimo livello di indecenza nobiliare. Passano i quindici giorni presso l’ex curato di Verrères, viene a prenderlo la moglie del sindaco con i suoi figli. Il curato esprime tutta la sua gratitudine a Julien che è stato tanto gentile, vuole compensarlo con grandi somme. Nel frattempo il giovane prete ricevette molte offerte di lavoro a somme esorbitanti, aveva bisogno però di denaro. Le voci in città non si sono calmate per cui è stato valutato come decisione saggia trasferire Julien a Besançon come lui voleva. L’ultimo incontro tra i due innamorati è sofferente e cupo.

A Besançon entra in seminario e lì incontra il direttore abate Pirar, il quale viene profondamente colpito dal ragazzo così perspicace anche se non mostra niente in superficie: a lui il direttore del seminario riservava trattamenti diversi, ma non proprio speciali. Presso i suoi compagni lui era quasi una minaccia. L’abate Chabernard è incaricato di organizzare cerimonie e Julien ha già molta esperienza in campo tanto che il suo superiore lo prese con sé nell'organizzazione dell’ultimo funerale. A questa occasione è presente Madame de Renal: la migliore amica della signora, riconosciuto Julien, gli disse di sparire dalla vista perché tanto dolore ha causato e ne causerà se rivedrà l’ex-amante.

Dopo tale avvenimento che scombussola Julien, Pirar lo nomina ripetitore per il nuovo e antico testamento, cosa che commosse il giovane. In seguito a diversi eventi che coinvolgono la politica dei poteri del seminario, Julien trova un posto come segretario presso il marchese de la Mole, a Parigi, grazie alla raccomandazione dell’ex-direttore del seminario – infatti Pirar aveva dato le dimissioni dal suo ruolo seppur non avesse conservato abbastanza danari. Egli entra a contatto con la nobiltà parigina: viaggia, conosce personalità importanti, impara ad essere ancor più affascinante ed abile di quanto fosse prima e si fa benvolere da tutti ancora una volta. L’ascesa al potere di Julien prosegue con eccellenti risultati grazie alle sue doti e grazie anche alla protezione offerta dal marchese.

Qui conosce Mathilde, figlia del marchese de la Mole, e neanche lei riesce a sfuggire al fascino ammaliante del giovane ecclesiastico. Lui resiste alla corte della coetanea a causa dei soliti motivi: l’orgoglio e il comportamento distaccato e fiero attuano un forte attrito a un possibile rapporto sentimentale. Ma il giovane alla fine cede e con Mathilde intraprende una relazione amorosa: non è più un amore adulterino, ma una relazione aristocratica, non troppo partecipata sentimentalmente ma solo carnalmente. Julien riflette e sente di aver raggiunto l’obbiettivo della sua vita: ora lui è un stimato nobile aristocratico.

Una lunga missione all'estero e un incontro con un vecchio amico del seminario – l’unico di cui il giovane si è minimamente fidato – riaccendono in lui l’ambizione di salire sul podio della società. Egli mira a farsi amicizie strategiche con i più esponenti della nobiltà parigina e questi comportamenti generano malelingue che si insinuano anche nel marchese. Ora Julien è considerato un arrivista.

Mathilde è incinta di Julien e confessa il fatto al padre, il quale accetta come genero il giovane. Tuttavia a causa delle malelingue diffusesi in precedenza, de la Mole decide prudentemente di informarsi sul giovane: egli scrive una lettera a Madame de Renal. Questa, distrutta dal dolore provocato dalla separazione con l’amante, si è rifugiata nella fede religiosa. Per rispondere alla lettera, ella si fa dettare le parole dal curato di Verrères.

La lettera ricevuta dal marchese dipingevano il giovane Julien a tinte fosche, mettendo in particolare risalto il suo aspetto infedele. A questa risposta il marche si allarma e ordina alla figlia di abbandonare il ragazzo. Julien viene preso dalla follia all’idea che Madame de Renal, di cui conservava ancora i forti sentimenti, lo avesse tradito. Ai suoi occhi la donna diviene una falsa bugiarda, invidiosa della sua condotta di vita. Prende una pistola e ritorna a Verrères ed infine spara alla donna senza però ucciderla. Egli viene imprigionato, lì si dispera avendo gettato al vento il suo prestigio sociale acquistato con tanta fatica: il suo orgoglio è irrimediabilmente ferito. Durante il processo di Julien, le sue due amanti tentano ogni modo per difenderlo dalla pena capitale, ma non hanno successo. Julien viene condannato a morte e poco dopo al suo decesso – per la precisione tre giorni – passa a miglior vita anche Madame de Renal a cauda del suo struggente amore senza lieto fine.



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