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Tema: Valore della Democrazia nelle Costiuzioni

Se forme sotto cui si presenzia la democrazia negli stati contemporanei traggono in gran parte spunto da alcuni principi elaborati dalla rivoluzione francese alla fine del secolo XVIII e, in modo particolare dalla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, nonché da quei valori fondati sulla persona e sulla comunità che, costituiscono l'asse di riferimento di ogni agire collettivo.
Questi valori di persona e di comunità si radicano a loro volta in una tradizione, soprattutto cristiana, molto più antica a sua volta legata alla consapevolezza millenaria dei diritti naturali dell'uomo. Ogni persona che si dichiari democratica è infatti convinta che il disprezzo dei diritti naturali di ogni uomo sia alla base delle sventure del mondo.
Nell'attuale costituzione, che regola la vita nel nostro Paese, le considerazioni sui diritti dei cittadini non costituiscono la premessa bensì l'anima dello stesso ordinamento politico. E' chiaro, dunque, che i governi devono reggersi sul consenso della popolazione; questo è un diritto acquisito ormai pienamente, e non dipende dalla benevolenza di un sovrano o di un colpo di stato. In nome di questo diritto i popoli si proclamano democratici, si oppongono alla persecuzione razziale, all'intolleranza religiosa, allo sfruttamento esercitato da una classe sociale sulle altre, al dominio di un popolo su altri popoli, all'usurpazione del potere attuato in nome di un qualsiasi pretesto che cerchi di giustificare la superiorità di un gruppo o di un partito. Lo stato che nasce e si sviluppa attorno agli ordinamenti della costituzione repubblicana e democratica deve essere l'espressione diretta della volontà del popolo che si esprime soprattutto attraverso il voto e la partecipazione ai movimenti politici che prendono di solito forma con i partiti. Lo Stato, inoltre, deve garantire ad ogni individuo la propria libertà, deve provvedere alla protezione di tutti i cittadini, deve garantire la tolleranza e il rispetto delle idee e delle minoranze, promuovere la solidarietà sociale e infine assicurarsi che l'applicazione dei principi e delle regole venga rispettata ad ogni singolo individuo.
Come abbiamo visto il ruolo dello stato moderno è diventato molto più complesso, e l'amministrazione dell'ordinamento pubblico diventa tanto più complicata quando più crescono le esigenze reali dei cittadini. Il sistema politico non può rimanere immobile, ma deve arricchirsi e aggiornarsi continuamente a seconda dei cambiamenti delle strutture del Paese. Il testo costituzionale deve perciò rimanere un punto di riferimento fisso, affinché le regole e i principi fondamentali della pacifica e libera esistenza della società non vengano stravolti da leggi che, in qualunque modo violino i diritti elementari di ogni uomo.
Dopo aver affermato che lo Stato italiano è una repubblica democratica fondata sul lavoro nella quale la sovranità appartiene al popolo (art. 1), la nostra costituzione sancisce il riconoscimento dei diritti inviolabili dell'uomo e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale ad ogni suo membro (art. 2). I punti fondamentali della Costituzione possono essere riassunti in tre principi: rispetto delle libertà civili, politiche e sociali, parità dei diritti e dei doveri di ogni cittadino e l'uguaglianza di ogni individuo nei confronti della legge.
Se le libertà civili, previste dal testo costituzionale, sono molte: la libertà di pensiero, spirituale, di stampa, riunione, associazione, economica tuttavia bisogna considerare il fatto che ogni singolo individuo deve sostare a una serie di obblighi sociali, proprio per evitare di calpestare la libera convivenza degli altri cittadini. In questo senso possiamo dire che la costituzione trae ispirazione dai valori sociali del cristianesimo. Infatti, quando essa afferma che lo stato è una repubblica democratica fondata sul lavoro intende dire che il lavoro intellettuale e materiale è il principale contributo che l'individuo può apportare alla solidarietà sociale e nello stesso tempo allo sviluppo della persona e alla crescita della sua dignità umana e spirituale.
Il discorso sociale è completato dall'elenco dei diritti attribuiti alla persona: il diritto ad un lavoro retribuito (con un salario che garantisce una esistenza libera e dignitosa), il diritto di possedere una abitazione decorosa, il diritto alla propria lingua ed alla propria cultura, il diritto alla tutela giuridica e alla protezione, il diritto all'istituzione. In molti casi, il testo della Costituzione prevede la compresenza dei due termini diritto e dovere, con ciò la Costituzione intende sottolineare la responsabilità che ogni cittadino ha nei confronti del bene pubblico e dello sviluppo del suo Paese. Il lavoro, ad esempio viene considerato un diritto ed un dovere del cittadino, affinché ognuno possa contribuire alla crescita del cittadino e della comunità così pure del sistema democratico, deve essere mantenuto in vita attraverso la partecipazione attiva e consapevole di ogni cittadino nell'interesse della collettività.



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