Due mali, uno più antico, l'altro più recente, negli ultimi anni sono diventati degli autentici flagelli. Contro il dilagare di droga e violenza la società è divisa: chi condanna inflessibilmente e chi si batte per la rieducazione dei colpevoli.
Tema Svolto:
L'umanità è sempre distinta nelle due categorie dei buoni e dei cattivi. Se essi non esistono nella realtà oggettiva dato che il bene e il male, come due contrari si condizionano a vicenda, esistono nelle coscienze e negli imperativi morali. Esistono nell'ambito delle leggi di Dio che ha creato il paradiso per i buoni e l'inferno per i cattivi rispettivamente quelli che osservano o trasgrediscono i comandamenti. Noi abbiamo comunemente prospettive più umane: consideriamo buoni quelli che ci sono utili, amici, simpatici e sono simili a noi, cattivi quelli che ci sono antipatici, non ci favoriscono, hanno credo e opinioni diverse.
Consideriamo buono ciò che non è di danno. In quest'umanità piena di contraddizioni esistono anche i violenti, i fuorilegge, i criminali, i sequestratori, quelli che frodano e che falsano, tradiscono e fanno scempio di ogni sentimento umano. Il fatto più grave dell'umanità è la droga perché colpisce la gioventù più inesperta, allettata dai paradisi artificiali, priva di avvenire senza ideali, esposta a ogni pericolo e attratta dal consumismo. Così molti ragazzi sono strappati alla vita e alla società da un'overdose, e per quanti rimedi si siano cercati nulla di efficace si è trovato per allontanare da noi questo flagello, il più grave dei tempi del benessere, questa terribile peste che affligge tante famiglie e stronca tanti giovani vite. Eppure la droga non è la vera causa di tutti i mali ma solamente una conseguenza difatti se ognuno avesse avuto la vita che avrebbe voluto fare non si sarebbe di certo abbassato a vendere roba così pericolosa anche ad adolescenti ma avrebbe rifiutato ma siccome la maggior parte degli spacciatori di quartiere è gente che non ha poi molto da perdere, sono già stati in prigione, non sono sposati, non hanno figli o se li hanno li disconoscono. La soluzione sarebbe mettere le persone in una condizione da non cadere nel giro della droga ma nella società per il principio di equilibrio economico è d'obbligo che vi siano i ricchi ed i poveri.
Secondo me il male della droga si eliminerebbe se tutta l'umanità si stringesse in una crociata compatta contro gli spacciatori, i fabbricatori, i produttori di tutti i paesi del mondo: insomma contro i grandi trafficanti che non si curano della vita umana, pur di guadagnare ma per adesso è un qualcosa di impossibile dato che in certi paesi la droga è legalizzata. Se nessuno se la sarebbe comprato il mercato della droga sarebbe finito all'istante ed invece i prezzi sono altissimi proprio perché anche la richiesta è alta. Vi sono anche quelli che si pentono ma solo dopo aver compromesso la vita di molte persone e la loro giustificazione è inaccettabile sul piano morale e sociale. Ma il mondo è fatto di egoismi, d'indifferenza e di illegalità, la legge è osservata, non per sé, ma per le sue sanzioni. Occorrerebbe, a questo punto occultare l'umanità ritornando ai tempi antichi quando vivevano i saggi e i saggi erano quelli che, senza ambizione propria, reggevano i popoli. I saggi vivevano in Grecia ed esaltavano la loro saggezza che è giunta sino a noi, come il Vangelo, nelle massime e nei proverbi: massime e proverbi che noi conosciamo e riecheggiamo, ma che non sappiamo mettere in pratica. Io non so se questa sia una società giusta e se essa avrà il suo privilegio nell'esenzione della guerra e della fame ma posso constatare che essa è ormai lontana dal messaggio del Vangelo.
Tema Svolto:
L'umanità è sempre distinta nelle due categorie dei buoni e dei cattivi. Se essi non esistono nella realtà oggettiva dato che il bene e il male, come due contrari si condizionano a vicenda, esistono nelle coscienze e negli imperativi morali. Esistono nell'ambito delle leggi di Dio che ha creato il paradiso per i buoni e l'inferno per i cattivi rispettivamente quelli che osservano o trasgrediscono i comandamenti. Noi abbiamo comunemente prospettive più umane: consideriamo buoni quelli che ci sono utili, amici, simpatici e sono simili a noi, cattivi quelli che ci sono antipatici, non ci favoriscono, hanno credo e opinioni diverse.
Consideriamo buono ciò che non è di danno. In quest'umanità piena di contraddizioni esistono anche i violenti, i fuorilegge, i criminali, i sequestratori, quelli che frodano e che falsano, tradiscono e fanno scempio di ogni sentimento umano. Il fatto più grave dell'umanità è la droga perché colpisce la gioventù più inesperta, allettata dai paradisi artificiali, priva di avvenire senza ideali, esposta a ogni pericolo e attratta dal consumismo. Così molti ragazzi sono strappati alla vita e alla società da un'overdose, e per quanti rimedi si siano cercati nulla di efficace si è trovato per allontanare da noi questo flagello, il più grave dei tempi del benessere, questa terribile peste che affligge tante famiglie e stronca tanti giovani vite. Eppure la droga non è la vera causa di tutti i mali ma solamente una conseguenza difatti se ognuno avesse avuto la vita che avrebbe voluto fare non si sarebbe di certo abbassato a vendere roba così pericolosa anche ad adolescenti ma avrebbe rifiutato ma siccome la maggior parte degli spacciatori di quartiere è gente che non ha poi molto da perdere, sono già stati in prigione, non sono sposati, non hanno figli o se li hanno li disconoscono. La soluzione sarebbe mettere le persone in una condizione da non cadere nel giro della droga ma nella società per il principio di equilibrio economico è d'obbligo che vi siano i ricchi ed i poveri.
Secondo me il male della droga si eliminerebbe se tutta l'umanità si stringesse in una crociata compatta contro gli spacciatori, i fabbricatori, i produttori di tutti i paesi del mondo: insomma contro i grandi trafficanti che non si curano della vita umana, pur di guadagnare ma per adesso è un qualcosa di impossibile dato che in certi paesi la droga è legalizzata. Se nessuno se la sarebbe comprato il mercato della droga sarebbe finito all'istante ed invece i prezzi sono altissimi proprio perché anche la richiesta è alta. Vi sono anche quelli che si pentono ma solo dopo aver compromesso la vita di molte persone e la loro giustificazione è inaccettabile sul piano morale e sociale. Ma il mondo è fatto di egoismi, d'indifferenza e di illegalità, la legge è osservata, non per sé, ma per le sue sanzioni. Occorrerebbe, a questo punto occultare l'umanità ritornando ai tempi antichi quando vivevano i saggi e i saggi erano quelli che, senza ambizione propria, reggevano i popoli. I saggi vivevano in Grecia ed esaltavano la loro saggezza che è giunta sino a noi, come il Vangelo, nelle massime e nei proverbi: massime e proverbi che noi conosciamo e riecheggiamo, ma che non sappiamo mettere in pratica. Io non so se questa sia una società giusta e se essa avrà il suo privilegio nell'esenzione della guerra e della fame ma posso constatare che essa è ormai lontana dal messaggio del Vangelo.