Lo stato fascista era uno stato totalitario, in quanto il potere politico fu concentrato nelle mani di un solo partito che assunse il controllo di tutti i settori della vita nazionale. In esso spiccava la figura di un capo (duce, fuhrer, generalissimo ecc.) che faceva ricorso al patriottismo, al nazionalismo e al militarismo per tenere unito e mobilitare il popolo.
Nello stato fascista le elezioni e le libertà civili e politiche vennero abolite. La stampa fu sottoposta a censura e la libertà di pensiero fu fortemente limitata. I lavoratori vennero inquadrati in un sindacato unico controllato dal governo e lo sciopero fu proibito.
Gli stati fascisti cessarono di esistere alla fine della seconda guerra mondiale in Italia, in Germania e in altri paesi europei, mentre sopravvissero in Spagna e in Portogallo fino alla metà degli anni Settanta.
Attualmente esistono nei paesi del Terzo Mondo numerose dittature militari, che presentano in parte i caratteri dello stato fascista.