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Tema sulla Pubblicità

La pubblicità sta diventando sempre più invadente, estendendo la propria influenza in tutti i settori: tutto è fatto ad arte per persuadere, per orientare i gusti, per promuovere le tendenze del mercato, per favorire gli acquisti.

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Ci siamo a poco a poco abituati alla presenza della pubblicità quasi senza rendercene conto. La pubblicità si può trovare un po’ dappertutto nei giornali e sulle riviste, nei programmi televisivi ma anche nei cartelloni presenti nelle strade. Una caratteristica della pubblicità è che il marchio o il suo nome viene sempre scritto a caratteri cubitali e di tanti colori proprio per evidenziarne la sua presenza. Fanno uso di immagini invitanti e suadenti, sono spesso insistenti e ripetitive e questo serve per ossessionare inconsciamente chiunque le vede invogliandolo a comprare quel determinato prodotto, anche se è una cosa di cui se ne potrebbe benissimo fare a meno. Ad esempio per pubblicizzare un profumo o un sapone questi vengono messi su uno sfondo tropicale, per pubblicizzare un abito all'ultima moda lo faranno indossare certamente a splendide modelle e per la vendita di un paio di collant o di una linea di cosmetici ci saranno donne con le proprie grazie sempre più in mostra per la loro promozione.
La maggior parte dei bisogni che oggi prevalgono, come quello di divertirsi, cambiare auto o vestiti, non sono autentici. Sono bisogni che vengono inculcati inconsciamente dal mondo della pubblicità.
Per dare più credibilità la pubblicità fa uso di pratiche sempre più specializzate e settoriali difatti adoperano sempre più spesso i contributi delle analisi di mercato e degli studi di psicologia sulle comunicazioni di massa, le strategie di marketing al fine di anticipare e manipolare i gusti dei consumatori o indurre nuove tendenze, per esercitare sottili forme di condizionamento, per sperimentare nuove forme di controllo sociale, per persuadere in maniera occulta.
Come è facile capire la pubblicità è un qualcosa di studiato nei minimi dettagli, l’uso di messaggi che illudono le persone, le parole a effetto, le immagini multicolori, gli slogan che rimangono impressi nella mente per molto tempo.
Uno dei tanti momenti in cui la pubblicità diventa fastidiosa e oppressiva quasi come un tormentone è certamente nel bel mezzo della visione di un film, che magari stavamo seguendo con grande interesse durante un pasto. La pubblicità è entrata dappertutto anche nei giochi radiofonici, nei sorteggi e nelle lotterie dove è possibile vincere ricchi premi; non c’è limite all'immaginazione e le trovate sono le più stravaganti e sensazionali, i sistemi i più originali, le modalità le più disparate.
Negli ultimi anni la pubblicità ha preso posto come un normale programma televisivo, la mania delle vendite in diretta in televisione rese allettanti dalle offerte speciali, sconti eccezionali, buoni-prova di ogni genere (io ancora ricordo da almeno 10 anni che l’offerta dei materassi Eminflex sta per finire…).
La pubblicità non riposa nemmeno nei periodi di festività come la festa del papà o della mamma, o del Natale o della Pasqua che sono create apposta dal sistema consumistico.
La gente però si sta stancando della pubblicità, non però di tutta, perché sa’ e capisce che serve anche la pubblicità per far girare l’economia ma di quella che è troppo invadente e allo stesso tempo obbligatoria da vedere. Esistono leggi per cercare di frenare la pubblicità infatti nei giornali c’è un numero massimo di pagine dove è possibile piazzarla ed anche gli enti televisivi sono obbligati a mandare in onda gli spot entro una quota limite.
Per fare un esempio un tempo i film serali iniziavano alle 20:30 e finivano alle 22:30, adesso con l’aumento della pubblicità gli orari sono slittati e aumentati ed un film inizia mediamente alle 21:00 sino alle 23:30 o mezzanotte. Tale legge evidentemente non basta perché facendo un po’ di calcoli, una persona guarda più pubblicità che il programma interessato. Si sta pensando di far scorrere la pubblicità ad orari fissi e comunque non in concomitanza o durante la visione dei films o degli spettacoli televisivi, ma sinceramente io non ci credo per nulla, piuttosto credo che la situazione potrà solo peggiorare. Comunque noi siamo persone e quindi dotati di una certa intelligenza, quindi dovremo essere in grado di distinguere la pubblicità informativa da quella ingannevole... personalmente non mi lascio mai abbindolare da questi giochini, compro solamente quello che mi serve, mi piace o che mi fa sentire meglio e non quello che dice la pubblicità solo perché fa tendenza.



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