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La Musica Primitiva

Riassunto:

Studiando in storia la preistoria ci siamo resi conto che domande semplici del tipo “quando si è formata la Terra?” oppure “Quando è nato l’uomo?” non sono di facile risposta infatti i libri di storia e geografia si limitano a mettere delle ipotesi molto incerte.
Perché ho messo questa introduzione?
Perché se mi chiedete quando e come è nata la musica primitiva vi posso assicurare che questa domanda è più complessa rispetto a quelle precedenti.

Della musica nessun documento

Ricostruire la storia della musica antica, ma soprattutto quella primitiva è un qualcosa di estremamente difficile. Abbiamo tracce degli uomini primitivi attraverso la pittura e la scultura risalenti anche oltre cinquemila anni fa, per esempio l’uomo primitivo che sicuramente non sapeva leggere lasciava resti di pitture, sculture e manufatti vari; stessa cosa non si può dire della musica dato che è una cosa astratta impossibile da raffigurare sono arrivate a noi pochissime informazioni.

La scrittura della musica

Come abbiamo già detto la musica non si può raffigurare, questo è sicuramente il motivo principale per cui gli uomini della preistoria inventarono dei segni per trascrivere le parole, però un conto è scrivere segni riguardante la caccia, gli animali ecc un conto è scrivere qualcosa che potesse accennare alla musica, e della preistoria sono rimaste pochissime informazioni.

Origine della musica

Gli antichi ovviavano a tali difficoltà ricorrendo alla fantasia: primi fra tutti i greci che avevano stabilito l’invenzione della musica ai personaggi mitologici di Lino e di Orfeo.
Oggi che sicuramente crediamo meno alla fantasia e più alla scienza ci affidiamo agli studiosi contemporanei che si avvalgono in particolare delle tecniche di ricerca dell’archeologia, della storia e dell’etnologia.
L’archeologo ci è stato poco d’aiuto infatti i resti di dipinti trovati negli scavi archeologici sono in pessime condizioni ed è difficile capire il tipo di strumento musicale raffigurato, come venissero suonati e quale suono emettessero.
Lo storico sicuramente ci dà un maggiore aiuto perché conosce gli usi, i costumi, le religioni, la loro arte e letteratura in questo modo almeno in linea generale ci dà un idea della musica che preferivano e utilizzavano.
L’etnologo è quello che ha contribuito maggiormente alla scoperta della musica primitiva con lo studio delle usanze dei popoli che vivono anche oggi come i nostri antenati.

Lo stile della musica primitiva

Tramite le informazioni ricavate dall'archeologo, dallo storico e dall'etnologo è possibile delineare i caratteri della musica primitiva. Le prime musiche erano canti a una o a più voci, si ipotizza che spesso cantavano la stessa melodia tutti insieme come una sorta di preghiera oppure cantavano gridando verso l’alto con suoni cupi, come un ululato.
Tra i primi strumenti che si servivano per suonare vi erano quelli a percussione, percuotevano due ossa, due pezzi di legno o due legnetti l’uno contro l’altro, non si esclude che usavano anche un qualcosa che somigliasse a un tamburo. Successivamente grazie anche al rumore del vento hanno imparato ad ottenere suoni soffiando all'interno di canne forate di lunghezza diversa.

Quando suonavano i primitivi?

Se nei nostri giorni cantiamo anche sotto la doccia, per ammazzare il tempi, i primitivi ne facevano un uso del tutto diverso. Per loro la musica è prima di tutto utile per accompagnare il lavoro, le feste, la morte, le cerimonie religiose, la guerra. Non c’era chi cantava e chi ascoltava, infatti quando uno di loro iniziava a cantare anche l’altro cantava.



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