Nella realtà di tutti i giorni, nell'uso quotidiano noi abbiamo a che fare non con una sola lingua italiana, ma con diverse varietà di lingua, in relazione al luogo in cui ci troviamo, alle persone che frequentiamo, agli argomenti di cui ci occupiamo.
La lingua dunque cambia e si presenta sotto forme diverse:
L'esame sincronico della lingua (sincronia, dal greco syn = insieme e chrònos = tempo) è lo studio delle varietà linguistiche presenti in un determinato tempo.
La lingua dunque cambia e si presenta sotto forme diverse:
L'esame sincronico della lingua (sincronia, dal greco syn = insieme e chrònos = tempo) è lo studio delle varietà linguistiche presenti in un determinato tempo.
Le varietà regionali
Quando uno parla in italiano, generalmente riusciamo a capire da quale zona d'Italia proviene o, per lo meno, a distinguere se è un settentrionale, un abitante dell'Italia centrale o meridionale o delle isole.
Se parla Alberto Sordi avvertiamo che è romano, di Pozzetto sentiamo la spiccata parlata lombarda, se parla Benigni diciamo che è toscano.
Tutti questi personaggi parlano italiano, ma ciascuno un suo italiano, con cadenze e inflessioni ben diverse.
Non esiste infatti una lingua italiana comune a tutti gli italiani, ma un italiano della propria regione, un italiano della propria zona, un italiano della propria città o del proprio paese, perché talvolta la differenza si avverte anche a pochi chilometri di distanza.
Sono questi i cosiddetti italiani regionali, cioè i diversi modi di parlare italiano delle varie regioni.
Le varietà regionali sono la risultante delle tradizioni linguistiche dialettali e della tradizione linguistica nazionale e si sono formate a mano a mano che la lingua nazionale conquistava le aree dialettali.
Ecco le più evidenti:
Differenze foniche, cioè di pronuncia di cadenza dei discorsi.
- Il veneto non pronuncia le doppie e dice capodano, roto, belo ecc.
- A Roma e al sud, invece, spesso si pronuncia la doppia al posto della semplice ad esempio: subbito, rubbare, traggedia, abbile ecc.
- I settentrionali usano la ò aperta invece della o chiusa in parole come vergògna, pòmice, corridòio ecc.
Diversità di costrutti sintattici
NORD-CENTRO | SUD |
penso che basti | penso che basta |
aver fame | tenere fame |
non c'è | non ci sta |
conosco tuo cugino | conosco a tuo cugino |
sei arrivato tardi | tardi arrivasti |
Fabio è molto intelligente | Fabio molto intelligente è |
Diversità lessicali
NORD | TOSCANA | SUD |
adesso | ora | mo' |
formaggio | cacio | cacio |
strofinare | fregare | stropicciare |
lavorare | lavorare | faticare |
insegnare | insegnare | imparare |
rovesciare (vino) | versare | buttare |
anguria | cocomero | melone d'acqua |