Nella S.p.a la quota è trasferibile liberamente sia per atti tra vivi sia per successione a causa di morte. Poiché la quota è rappresentata da un titolo che prende il nome di azioni bisogna applicare la disciplina relativa, trattandosi di titoli nominativi si trasferiscono per girata, ma perché possa avere effetti nei confronti delle società è necessaria la doppia intestazione, dove in un primo momento l'acquirente di comune accordo con l'alienante devono procedere ad annotare sul retro del titolo il nome del giratorio, tutte le generalità, la data e la sottoscrizione del girante che deve essere autenticato da un notaio, agente di cambio.
Colui che diviene portatore del titolo deve provvedere affinché abbia effetti nei confronti della società, deve far annotare il nominativo dell'acquirente sul libro dei soci, perché se ciò non avviene producono effetti solo tra le parti.
Se viene trasferita un'azione non completamente liberata la legge stabilisce che la girata deve essere sottoscritta anche dal giratorio e autenticata perché l'alienante ne risponde proprio per 3 anni in solido con l'acquirente per i versamenti ancora dovuti (però la società deve agire nei confronti del giratario nel caso in cui risulta infruttifera può agire.
Il trasferimento è libero, però nel contratto sociale si possono inserire delle clausole per esempio il diritto di prelazione.
L'azionista che intende vendere le sue azioni le deve offrire rispettando le modalità previste dalla legge e se gli altri azionisti non risultano interessati possono essere venduti anche ad altri, ma se queste regole non sono stare osservate la vendita è nulla.
La clausola di gradimenti è stata dichiarata illegittima dalla legge n° 81 dell'85 per essa si intende che l'azionista poteva trasferire le sue azioni e alienare la propria quota, ma questa era subordinata al gradimento da parte degli amministratori (plaget) che vale solo per le azioni con prestazioni accessorie tale clausola deve essere ben motivata.
Per esempio se si tratta di una società di medici possono essere vendute ad un altro medico.
Subordina la vendita in modo generico al libero apprezzamento degli amministrazioni è illegittima.
