Scuolissima.com - Logo

Ottocento Novecento in Letteratura

L'evoluzione del romanzo tra '800 e '900

Il romanzo moderno era nato nel Settecento in Inghilterra e Francia come epopea borghese, secondo la definizione del filosofo Hegel, cioè come espressione del nuovo dominio del mondo conquistato dalla borghesia, la classe sociale uscita vittoriosa, contro l'aristocrazia, dalla Rivoluzione francese.
L'Ottocento era stata l'epoca classica del genere romanzesco. Nelle sue forme solide e bene ordinate si rispecchiava il primato tra l'uomo, le cose e la società. Il romanzo rispecchiava tale ordine e, insieme, trascriveva gli sforzi dell'individuo per occupare il proprio posto in esso. Manzoni aveva chiamato questo disegno Provvidenza, Zola credeva nelle leggi positivistiche di causa ed effetto, Verga aveva raffigurato la rigida e spietata consequenzialità della lotta per la vita, ma comune a tutti loro era la convinzione di poter spiegare, attraverso la letteratura, il funzionamento della società umana e dell'intera realtà. Fiduciosa di poter riprodurre la realtà in modo oggettivo, la narrativa ottocentesca aveva messo al primo posto il ruolo del narratore onnisciente, colui che regge le fila della trama, colui che sa dove va la storia (magari nascondendo la propria presenza, come Verga teorizza nella lettera-prefazione all'Amante di Gramigna: L'opera d'arte sembrerà essersi fatta da sé.

La svolta alla fine dell'Ottocento

Una prima svolta si registrò parallelamente alla maggiore diffusione della narrativa naturalistica e veristica. Alcuni scrittori, attivi entro la vasta corrente del Decadentismo, sperimentarono una letteratura diversa, in cui la fiducia positivistica nelle cose e nell'autore cedeva il campo a ciò che sta oltre la realtà: ovvero a ricordi, simboli, associazioni d'idee ecc. Tali autori intuivano che, oltre i confini del mondo percepibile con i sensi, si estende una regione inesplorata, caotica: il nostro io profondo, fonte delle eccitazioni più forti, più conturbanti. Nacquero in questo clima opere già definibili come moderni romanzi psicologici.
Esempi italiani sono Fosca (1869) di Iginio Ugo Tarchetti e Malombra (1881) di Antonio Fogazzaro. A un livello artisticamente più elevato si pone Anna Karenina (1875-77) del russo Lev Tolstoj. La protagonista del romanzo di Tolstoj giunge a suicidarsi, ma la sofferenza è un tratto comune a molti protagonisti dei romanzi contemporanei; pensiamo per esempio alla protagonista di Ritratto di signora (1879), il capolavoro dello statunitense Henry James. Del resto, se ci si cala nelle profondità dell'animo umano, probabilmente si troverà qualcosa che duole e che sarebbe stato meglio ignorare.
E' un tema messo a fuoco anche da un altro grande scrittore russo, Fedor Dostoevskij: il suo Raskol'nikov, protagonista di Delitto e castigo (1866), commette un duplice omicidio quasi per caso, salvo poi essere segnato profondamente dagli incubi della colpa e del rimorso.
Che nell'individuo si liberino talvolta energie animali, estranee a qualsiasi codice di comportamento sociale, è la scoperta che compie anche il rispettabile dottor Jekyll, protagonista dello Strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (1886) di Robert L. Stevenson. Questo romanzo, incentrato sul motivo del doppio (il buon dottor Jekill convive, entro lo stesso individuo, con un malvagio signor Hyde), porta in primo piano una problematica decisiva: talvolta noi non siamo più capaci di essere noi. Questa sarà la rivelazione traumatica che attenderà molti personaggi novecenteschi, figli della nuova scienza psicoanalitica di Sigmund Freud (il cui libro, L'interpretazione dei sogni, è del 1899).

Il nuovo romanzo novecentesco

Queste novità maturano definitivamente nel romanzo del Novecento. A inizio secolo la cultura antipositivistica dà vita a un nuovo modo d'intendere la realtà: il mondo appare ora privo di scopo, il pensiero privo di certezze, l'io di stabilità e di coerenza. Questa mutata percezione delle cose conferma lo spostamento radicale del punto di vista narrativo già manifestatosi negli autori citati di fine Ottocento. Poiché non si crede più possibile conoscere oggettivamente il mondo, il romanzo si specializza nell'analisi della sfera soggettiva. Il suo obiettivo si sposta dall'esterno all'interno del personaggio: dall'esame della società (la passione di Dickens e Balzac) all'analisi della psiche individuale. (Soltanto con i tentativi di ricostruzione del Realismo, operati a partire dal 1940 circa, la narrativa novecentesca correggerà parzialmente questa impostazione).

Una nuova forma di romanzo

Sintetizziamo gli aspetti fondamentali che contrassegnano natura e stile del nuovo romanzo:
  • anzitutto il panorama messo a fuoco diviene, come detto, la coscienza del personaggio;
  • tale coscienza non appare però salda e unitaria: la disgregazione della personalità si presenta come uno dei temi principali;
  • personaggi nevrotici o inetti sono il risultato di simili personalità disgregate;
  • il fallimento non riguarda solo i singoli individui: esso si allarga nella crisi di un'intera società. Questo è un tema particolarmente caro ai narratori mitteleuropei (come Franz Kafka, Robert Musil, Thomas Mann, ovvero i maggiori interpreti del disfacimento dell'Austria multietnica verificatosi con la fine della Prima guerra mondiale, nel 1918; ma un po' tutta la narrativa novecentesca mette a tema l'alienazione, la solitudine, il macerarsi dei personaggi nella loro irrisolta individualità, in una parola il male di vivere, un motivo esplorato anche dai poeti (Eugenio Montale e Thomas S. Eliot su tutti) di quest'epoca;
  • viene nettamente ridimensionato il ruolo dell'autore: accanto alla crisi del personaggio (e della società circostante) si pone dunque quest'altro io-in-crisi che è l'autore;
  • infine, sul piano dei linguaggi, il nuovo romanzo europeo si presenta come antiromanzo: adottando tecniche narrative sperimentali, sposa un'idea di letteratura nuova e antitradizionale.



🧞 Continua a leggere su Scuolissima.com
Cerca appunti o informazioni su uno specifico argomento. Il nostro genio li troverà per te.




© Scuolissima.com - appunti di scuola online! © 2012 - 2024, diritti riservati di Andrea Sapuppo
P. IVA 05219230876

Policy Privacy - Cambia Impostazioni Cookies