Scuolissima.com - Logo

Prima Repubblica Italiana - Riassunto

Riassunto:
Alla fine della seconda guerra mondiale i problemi che l'Italia doveva affrontare erano molti. Fra le questioni più immediate si imposero la scelta istituzionale fra monarchia e repubblica, la necessità di una nuova Costituzione, l'avvio di una politica di ricostruzione materiale, morale ed economica del Paese.
Il quadro politico vedeva una forte presenza dei partiti di sinistra (comunisti e socialisti), che aspiravano a modificare radicalmente la società italiana. Le elezioni amministrative del 1946, le prime in cui votarono anche le donne, videro invece l'affermazione della Democrazia cristiana, guidata da Alcide De Gasperi.
Il referendum istituzionale del 1946 decretò la fine della monarchia e la vittoria della repubblica; venne quindi eletta l'Assemblea costituente, per redigere la Costituzione del nuovo Stato italiano. Al secondo governo De Gasperi aderirono anche comunisti, socialisti e repubblicani.
Nel 1947 venne firmato a Parigi il trattato di pace, con cui l'Italia dovette cedere territori alla Francia, alla Iugoslavia (parte della venezia Giulia, eccetto Trieste), alla Grecia (Dodecaneso) e concedere l'indipendenza all'Albania.
Il clima politico internazionale della guerra fredda ebbe inevitabili riflessi anche in Italia: De Gaspeti formò nel 1947 un governo composto dai soli democristiani estromettendo socialisti e comunisti.
Il 18 aprile 1948 si tennero le prime elezioni politiche della repubblica, che videro la vittoria della Democrazia cristiana e la sconfitta di socialisti e comunisti, uniti nel Fronte popolare. Tale risultato sancì la  rottura dell'unità tra i partiti antifascisti, l'inizio del predominio democristiano (centrismo) come elemento centrale nell'assetto politico dello Stato, l'egemonia del Partito comunista tra le forze di opposizione. Si inaugurava così il sistema bipolare imperfetto.
La coalizione centrista affrontò i gravi problemi della ricostruzione e della ripresa economica del Paese. Un aiuto concreto venne dagli Stati Uniti con il piano Marshall, che tra il 1948 e il 1953, consentì il primo rilevante sviluppo industriale dell'Italia.
I governi centristi vararono la riforma agraria, istituirono la Cassa per il Mezzogiorno, riorganizzarono l'Istituto per la ricostruzione industriale (Iri), fondarono l'Ente nazionale idrocarburi (Eni) e l'Ina-Casa, per il rilancio dell'edilizia popolare.
Nel corso della terza legislatura (iniziata nel 1958), la Democrazia cristiana, sotto la direzione di Amintore Fanfani e di Aldo Moro, si avvicinò al Partito socialista, al duplice scopo di isolare i comunisti e di accogliere le esigenze delle masse popolari con un moderato programma di riforme. Il primo governo di centro sinistra (1962-1963) realizzò alcune importanti riforme, tra cui la nazionalizzazione dell'energia elettrica (con la nascita dell'Enel) e l'istituzione della scuola media dell'obbligo.
Durante i governi di centro sinistra si registrò un notevole sviluppo economico (incremento dell'industria, creazione e modernizzazione dei centri siderurgici, calo della disoccupazione e aumento del lavoro femminile), che determinò anche in Italia la nascita di una società di massa, caratterizzata dall'aumento dei consumi. Non mancarono, però, aspetti negativi dello sviluppo, quali lo spopolamento delle campagne (che provocò una crisi agricola e pesanti importazioni alimentari dall'estero), l'emigrazione della manodopera dal Sud verso il Nord, la speculazione edilizia, il degrado urbano e la disomogeneità e la disomogeneità di sviluppo del Paese.
Verso la fine del 1967 esplose, anche in Italia, la contestazione studentesca, Manifestazioni spontanee si diffusero nelle scuole e nelle università; si formarono gruppi extraparlamentari detti della nuova sinistra, i quali rifiutarono il riformismo del Pci in nome di una soluzione rivoluzionaria.
Nel 1968 si aprì una lunga fase di lotte operaie e sindacali (autunno caldo), con lunghi scioperi dei lavoratori che chiedevano miglioramenti salariali e contrattuali. La forte domanda di rinnovamento si manifestò nelle elezioni politiche del 1968, che segnarono l'avanzamento del Pci e la crisi del centro sinistra.
Nello stesso periodo iniziò l'offensiva terroristica, che si proponeva di usare la violenza come arma politica. Sotto la pressione del terrorismo e di una pesante crisi economica che attraversava il Paese, il centro sinistra entrò definitivamente in crisi. Per far fronte a questa difficile fase Enrico Berlinguer, segretario del Partito comunista, propose la via del compromesso storico, basato su un'allenza di governo tra Dc e Pci. Questa svolta portò alla costituzione di un governo con l'appoggio esterno dei comunisti. Il nuovo governo dovette affrontare la tragica situazione del rapimento e dell'uccisione di Aldo Moro da parte delle Brigate rosse (marzo-maggio 1978).
Dopo il 1978 nella Dc prevalse una linea contraria alla prosecuzione dell'Intesa con il Pci e propensa invece a un dialogo con i socialisti (Psi e Psdi). Da questo orientamento ebbe inizio l'età del governo pentapartito (Dc, Psi, Pri, Psdi e in seguito Pli). Il Psi divenne l'ago della bilancia della politica italiana, grazie anche all'azione del suo segretario Bettino Craxi, che proponeva l'immagine di un Psi riformista e filoccidentale. In questi anni si aggravò il problema della spesa pubblica e si intravidero i germi di una crisi che avrebbe portato di lì a poco al crollo del sistema politico.
Tale sistema entrò in crisi in modo irreversibile con la caduta del muto di Berlino e la fine del comunismo nell'Europa orientale.
Agli inizi del 1992 scoppiò lo scandalo di Tangentopoli, che portò allo scoperto la crisi degenerativa del sistema politico italiano. Nell'aprile 1993 un referendum modificò la legge elettorale, sostituendo il sistema proporzionale con quello maggioritario, novità assoluta nella politica italiana. Intanto, tutti i partiti del dopoguerra si erano dissolti o trasformati, mentre ne erano nati nuovi. Le elezioni del 1994 videro contrapporsi due coalizioni: quella di centro destra e quella di centro sinistra, conferendo al sistema politico italiano il carattere bipolare. L'epoca delle prima Repubblica era finita.



🧞 Continua a leggere su Scuolissima.com
Cerca appunti o informazioni su uno specifico argomento. Il nostro genio li troverà per te.




© Scuolissima.com - appunti di scuola online! © 2012 - 2024, diritti riservati di Andrea Sapuppo
P. IVA 05219230876

Policy Privacy - Cambia Impostazioni Cookies