Per l’esecuzione del primo passo esistono diverse tecniche. Esaminiamo quella chiamata polling (sondaggio). Le diverse unità vengono ciclicamente ispezionate dalla CPU per verificare se qualcuna di esse richiede il suo utilizzo. L’operazione avviene esaminando le periferiche una alla volta. Se l’unità esaminata in un determinato istante chiede servizio si passa all’esecuzione del suo programma di lavoro. In caso contrario si passa all’esame di un'altra periferica e così via.
La tecnica di polling effettua le operazioni di sondaggio mediante un apposito programma. L’accesso alle periferiche è quindi controllato dalla CPU in modo sincrono con il programma in esecuzione.
Tale tecnica, pur presentando il vantaggio delle semplicità, ha il grave svantaggio di dovere impiegare gran parte del tempo a ispezionare unità che non hanno richiesto servizio, diminuendo così l’efficienza della CPU.
La disponibilità della periferica a ricevere o a trasmettere viene verificata ispezionando un apposito bit di stato disponibile sull’interfaccia della periferica in questione. Tale segnale contiene l’informazione corrispondente alla richiesta o non richiesta di servizio. Se l’esame ha dato esito positivo viene attivato un adeguato sottoprogramma, collocato in memoria, che predispone l’unità all’esecuzione del lavoro in conformità alle modalità specifiche richieste (lettura di un disco, emissione di caratteri su modem ecc.) ed
effettua il trasferimento dei dati vero e proprio. Ciò avvenuto si passa all’esame delle altre periferiche ripetendo le operazioni descritte.
Esempio = Rispetto al interrupt il cameriere passa e chiede ai clienti cosa vogliono tavolo per tavolo
Vantaggio = semplicità
Svantaggio = perdita di tempo
La tecnica di polling effettua le operazioni di sondaggio mediante un apposito programma. L’accesso alle periferiche è quindi controllato dalla CPU in modo sincrono con il programma in esecuzione.
Tale tecnica, pur presentando il vantaggio delle semplicità, ha il grave svantaggio di dovere impiegare gran parte del tempo a ispezionare unità che non hanno richiesto servizio, diminuendo così l’efficienza della CPU.
La disponibilità della periferica a ricevere o a trasmettere viene verificata ispezionando un apposito bit di stato disponibile sull’interfaccia della periferica in questione. Tale segnale contiene l’informazione corrispondente alla richiesta o non richiesta di servizio. Se l’esame ha dato esito positivo viene attivato un adeguato sottoprogramma, collocato in memoria, che predispone l’unità all’esecuzione del lavoro in conformità alle modalità specifiche richieste (lettura di un disco, emissione di caratteri su modem ecc.) ed
effettua il trasferimento dei dati vero e proprio. Ciò avvenuto si passa all’esame delle altre periferiche ripetendo le operazioni descritte.
Esempio = Rispetto al interrupt il cameriere passa e chiede ai clienti cosa vogliono tavolo per tavolo
Vantaggio = semplicità
Svantaggio = perdita di tempo