Per esseri viventi intendiamo tutti quegli esseri che sono dotati delle seguenti facoltà:
1) Sono capaci di muoversi, cioè di spostarsi da un punto all'altro dell'ambiente in cui vivono e cioè dell'aria, delle acque e della terra allo scopo di poter trovare il nutrimento necessario e di potere incontrare le condizioni ambientali più adatte alle esigenze della loro vita.
2) Sono capaci di nutrirsi, cioè di introdurre delle sostanze prese dal mondo esterno nel loro organismo e di trasformarle in sostanze necessarie per il mantenimento della vita.
3) Sono capaci di riprodursi, cioè di conservare la loro specie nel tempo e di diffonderla nello spazio dando origine a nuovi individui simili a loro.
4) Sono sensibili, cioè sono capaci di percepire qualsiasi stimolo proveniente dal mondo esterno e di reagire ad esso. Per esempio, basta talora anche un lieve profumo perché un animale si sposti cercando di raggiungere l'oggetto che emana il profumo.
Gli esseri viventi percorrono un ciclo vitale ben definito, passando attraverso uno stadio giovanile durante il quale si accrescono, una fase di maturità durante la quale si riproducono, una fase di vecchiaia nella quale si ha infine la decadenza dell'individuo che finisce per morire.
Gli esseri viventi sono detti anche organismi perché sono formati da tante parti differenti, disposte con un dato ordine e formati da tante parti differenti, disposte con un dato ordine e capaci di contribuire alla vita dell'essere al quale appartengono compiendo un determinato lavoro. Tali parti sono dette organi. Per esempio in un animale sono organi: gli occhi, i polmoni; mentre in una pianta sono organi le radici, il fusto, le foglie.
È noto che gli esseri viventi si dividono in animali e piante. La scienza che studia i viventi prende il nome di biologia, ed, in particolare, lo studio degli animali prende il nome di zoologia e quello delle piante botanica.
1) Sono capaci di muoversi, cioè di spostarsi da un punto all'altro dell'ambiente in cui vivono e cioè dell'aria, delle acque e della terra allo scopo di poter trovare il nutrimento necessario e di potere incontrare le condizioni ambientali più adatte alle esigenze della loro vita.
2) Sono capaci di nutrirsi, cioè di introdurre delle sostanze prese dal mondo esterno nel loro organismo e di trasformarle in sostanze necessarie per il mantenimento della vita.
3) Sono capaci di riprodursi, cioè di conservare la loro specie nel tempo e di diffonderla nello spazio dando origine a nuovi individui simili a loro.
4) Sono sensibili, cioè sono capaci di percepire qualsiasi stimolo proveniente dal mondo esterno e di reagire ad esso. Per esempio, basta talora anche un lieve profumo perché un animale si sposti cercando di raggiungere l'oggetto che emana il profumo.
Gli esseri viventi percorrono un ciclo vitale ben definito, passando attraverso uno stadio giovanile durante il quale si accrescono, una fase di maturità durante la quale si riproducono, una fase di vecchiaia nella quale si ha infine la decadenza dell'individuo che finisce per morire.
Gli esseri viventi sono detti anche organismi perché sono formati da tante parti differenti, disposte con un dato ordine e formati da tante parti differenti, disposte con un dato ordine e capaci di contribuire alla vita dell'essere al quale appartengono compiendo un determinato lavoro. Tali parti sono dette organi. Per esempio in un animale sono organi: gli occhi, i polmoni; mentre in una pianta sono organi le radici, il fusto, le foglie.
È noto che gli esseri viventi si dividono in animali e piante. La scienza che studia i viventi prende il nome di biologia, ed, in particolare, lo studio degli animali prende il nome di zoologia e quello delle piante botanica.