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Biografia: Oscar Wilde

Biografia:
Nacque a Dublino nel 1854 e studio ad Oxford, imponendosi, ancora studente, all’attenzione dei circoli artistici e dei salotti mondani per le sue stravaganze e il suo anticonformismo. Alternò come sua residenza Parigi e Londra e viaggiò molto in Francia, in Grecia, in Italia. Nel 1882 fu chiamato in America per una serie di conferenze sul Preraffaellismo, un movimento culturale assai diffuso in Inghilterra a metà del secolo, come languido epilogo del Romanticismo. Tornato in Europa, continuò la sua vita sregolata ed eccentrica ed ebbe notevole successo con le sue teorie dell’arte per l’arte e con le sue convinzioni di esteta raffinato che ama vivere alla ricerca di sensazioni sempre nuove. Nel 1895, però, per la sua vita privata scandalosa, fu coinvolto in un processo e condannato a due anni di lavori forzati, sotto l’accusa di immoralità e di corruzione. Quando uscì dal carcere nel 1897 tentò d rifarsi una vita a Parigi, ma abbandonato da tutti e in miseria morì nel 1900 di una gravissima infezione.

Le idee e la poetica
Wilde è un rappresentante assai significativo del Decadentismo di cui assimilò inquietudini e ideali. Più di ogni altro scrittore (paragonabile soltanto all’italiano D’Annunzio), si sforzò di identificare la sua arte con la sua vita che ebbe sempre atteggiamenti di eccentricità e di anticonformismo. Si può dire che egli rientri negli schemi dell’esteta decadente non solo come scrittore (che spesso scandalizzò con le sue opere improntate a un anarchismo idealizzante), ma anche come uomo che si compiacque di atteggiamenti di puro estetismo, divenendo un eroe come quello teorizzato da Huysmans. Al puritanesimo dell’Inghilterra vittoriana, egli contrappose il suo comportamento paradossale e disordinato e nelle sue opere, dove le memorie autobiografiche si confondono col gusto narrativo raffinatissimo, prevale spesso il desiderio di scandalizzare il perbenismo della dominante borghesia. Il suo narrare è piacevole e accattivante, le situazioni sono spesso divertenti e lo stile è spigliato: per questo egli fu uno degli scrittori più letti del suo tempo.

Numerosi sono i suoi scritti: poesie, saggi, romanzi, commedie. Fra le opere più significative ricordiamo:

Poesie (Poems, 1881): la prima raccolta pubblicata.

Il principe felice (The Happy Prince, 1888): una raccolta di favole per adulti, ricche di sentimenti e di spunti morali. Lo scrittore dice di avere raccolto le favole precedentemente narrate al fratello che gli chiedeva argomenti da pubblicare su giornaletti di scarso valore.

Il ritratto di dorian Gray (The picture of D.G. 1891): romanzo. Narra la storia di un giovane bellissimo e avido di piaceri che, per magia, ottiene di rimanere sempre giovane e bello, mentre invecchia per lui il suo ritratto. Sempre più dissoluto e abietto, Dorian Gray arriva a odiare perfino la sua immagine in quel ritratto che, invecchiando, è lo specchio della sua turpitudine; quindi squarcia il quadro con una pugnalata, ma è lui stesso che cade morto, mentre il ritratto torna ad essere intatto e bello.

Una donna senza importanza (A woman of no importance, 1893);
Un marito ideale (An Ideal Husband, 1895);
L’importanza di chiamarsi Ernesto (The importance of being Earnest, 1895): 
sono alcune fra le tante commedie che egli scrisse per la necessità di far fronte alla sua vita dispendiosa; scritte quasi di getto, ma ricche di espedienti e di situazioni spiritose, rimangono anche oggi vive e rappresentate per la loro mordace e sottile ironia.



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