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Figure retoriche: Alle fronde dei salici di Salvatore Quasimodo

Quali sono le figure retoriche in Alle fronde dei salici? Che figura retorica è al lamento d'agnello dei fanciulli? Che figura retorica è l'urlo nero?
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La voce dei poeti è costretta a tacere davanti al dolore del mondo causato dalla guerra. La brutale violenza nazista in Italia durante la seconda guerra mondiale con fucilazioni e cadaveri appesi che servono da avvertimento per coloro che osano protestare.





Alle fronde dei salici: figure retoriche

In questa pagina trovate tutte le figure retoriche contenute nella poesia Alle fronde dei salici di Salvatore Quasimodo. Tra le altre quella che risulta più significativa è l'analogia. Per leggere testo, parafrasi e commenti vi rimandiamo alla scheda principale.



Allitterazione

Nei primi tre versi vv. 1-3 vi sono molte parole che contengono la consonante R, pertanto è presente l'allitterazione della R.
cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti



Metonimia

Qualcuno potrebbe pensare che nel secondo verso v.2 sia presente una sineddoche, del tipo la parte per il tutto, perché dei soldati nemici viene nominato il loro "piede", e poi perché stanno calpestando il "cuore" anziché tutto il corpo di chi ci vive. In realtà, è presente sia una metafora ma soprattutto ci sono due metonomie. Infatti, il piede simboleggia un concetto astratto, ovvero l'oppressione nazista, mentre il cuore simboleggia l'amore per la patria.
piede straniero (v.2)
sopra il cuore (v.2)



Analogia

Nei vv. 4-5 il lamento dei bambini dinnanzi all'orrore della guerra è paragonato al belato di un agnello quando è spaventato. La scelta dell'agnello è perché simbolo di innocenza, e i bambini rappresentano l'innocenza, ed è anche simbolo di sacrificio (vedi: simboli Pasquali).
lamento d’agnello dei fanciulli

Nel v.4 l'erba è dura sia perché nel 1944 l'inverno era stato molto rigido ma anche perché vedere così tanti cadavere per terra, trattati come delle scartoffie (viene a mancare il rispetto per i defunti), è una visione che mette i brivdi.
sull’erba dura di ghiaccio



Personificazione

Il decimo verso v.10, ovvero le ultime due parole del testo, terminano con una personificazione dato che il vento non può avere uno stato d'animo triste come una persona.
triste vento



Sinestesia

Nel v.5 l'urlo di una madre disperata perché ha appena visto in lontananza il cadavere del figlio appeso a un palo del telegrafo, è descritto con il colore nero. Questo colore simboleggia la morte e il lutto (basti pensare alla "cronaca nera").
urlo nero



Enjambement

Questi sono i versi interrotti ma che proseguono in quello seguente.
"cantare / con il piede straniero" (vv. 1-2)
"lamento / d’agnello" (vv. 4-5)
"urlo nero / della madre" (vv. 5-6)
"al figlio / crocifisso" (vv. 6-7)



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