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Biografia: Voltaire

Biografia
Nacque a Parigi nel 1694 e studiò presso i Gesuiti, soprattutto dedicandosi alla conoscenza dei classici. Morto il padre che era notaio, Voltaire intraprese gli studi giuridici per seguirne la professione, ma lo attirarono di più la vita mondana e la poesia. Nel 1717 fu imprigionato per un anno alla Bastiglia per aver scritto versi di audace satira politica, ma una volta uscito riprese una vita elegante e piuttosto dissoluta. Nel 1726, per avere osato sfidare un nobile cavaliere, lui un semplice borghese, fu di nuovo arrestato: o la Bastiglia o l’esilio. Preferì andare come esiliato in Inghilterra, dove rimase fino al 1729. Questo soggiorno inglese marcò profondamente il suo pensiero: egli frequentò personalità della politica e della cultura e rimase ammirato per il regime costituzionale e liberale del paese che lo ospitava. Quando tornò a Parigi svolse un’intensa attività letteraria, pubblicando opere che lo resero sempre sospetto e poco gradito alle autorità. Per questo egli si allontanò dalla capitale e dopo aver soggiornato in Svizzera, in Lorena, a Berlino presso l’imperatore Federico II di Prussia, si ritirò a vivere in una cittadina della provincia francese, Ferney, vicino al confine svizzero. Ricco per le sue fortunate speculazioni finanziarie, molto conosciuto per le numerose opere di carattere letterario, storico e filosofico. Voltaire ebbe contatti con i personaggi più famosi d’Europa e accolse nel suo castello uomini di cultura che in lui riconoscevano il patriarca dell’Illuminismo. Solo nel 1778, l’anno stesso della sua morte, le autorità lo autorizzarono a tornare a Parigi, dove fu accolto con grande entusiasmo.

Le idee e le tematiche
Voltaire, personaggio di spicco nella cultura dei “lumi” si serve di tutta la sua opera, nei suoi molteplici aspetti, per esprimere idee chiare e precise che tuttavia non costituiscono un sistema filosofico organico. Egli è convinto che la conoscenza debba nascere esclusivamente dall’esperienza e condanno ogni teoria metafisica, così come combatte la religione, secondo lui espressione di fanatismo; tuttavia protesta contro l’intolleranza religiosa che aveva caratterizzato tanti secoli di storia d’Europa, e che, insieme all’assolutismo politico, è contraria alla ragione e alla libertà dell’uomo. L’opera di Voltaire è quindi intesa ad affermare il diritto di tutti gli uomini ad essere liberi e uguali ed esprime la grande fiducia borghese nell’umanità e nel progresso; per questo può essere considerata fondamento della cultura moderna.
Lo stile volt ariano è particolare: chiaro, vivace, elegante. Le frasi semplici e brevi e la raffinata proprietà del linguaggio rendono l’esposizione scorrevole e facile, anche quando il pensiero è denso di concetti.

Le opere di Voltaire sono moltissime, ma ricordiamo solo le più importanti:

Lettere filosofiche o inglesi (1734): riflessioni sui costumi, la religione, la politica e la letteratura in Inghilterra.

Il secolo di Luigi XIV (1751): storia di fatti e di costume del secolo XVII.

Saggio sui costumi (1756-69): una sorta universale che esamina il progresso civile nel corso dei secoli (dalle origini a Luigi XIII).

Candido o dell’ottimismo (1759): romanzo filosofico da cui emerge la somma degli ideali settecenteschi: un costante impegno a promuovere la coscienza civile e la dignità dell’uomo attraverso il lavoro, come sana risposta alla <<noia, al vizio e alla miseria>>. Candido è un giovane ingenuo che, allevato nell’ottimistica visione della vita dal suo precettore, il filosofo Pangloss, è convinto che quello in cui vive sia il migliore dei mondi possibile. Purtroppo un giorno, per aver insidiato la virtù della sua amata Cunegonda, Candido viene cacciato dal padre di lei e deve andarsene dal castello di Thunderten-tranckh dove era stato allevato. Comincia così la sua penosa peregrinazione attraverso molti paesi civili, dove egli, per la prima volta, fa una reale esperienza di vita: calamità, ingiustizie, violenze, dolore ecc.. gli si svela la cruda realtà. Anche la visita al mitico paese di Eldorado (dove tutto è oro sembra destinato a dare la felicità) è deludente. Da queste prove emerge un uomo nuovo, non più sognatore e ottimista, ma pratico e razionale. Candido si è liberato delle astratte filosofie per immergersi nella realtà di tutti i giorni.

Trattato della tolleranza (1763): si esamina e si condanna ogni forma di intransigenza, di autoritalismo e di superstizione.

Dizionario filosofico (1764): quest’opera contiene una serie di articoli su argomenti, disposti in ordine alfabetico.



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