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Sparta e Atene Riassunto di Storia

Riassunto:

La prima guerra Messenica
I Dori penetrarono nel Peloponneso, poi assediarono e distrussero Micene e Corinto, scesero sulla Laconia e posero la capitale a Sparta (terra seminata). Era protetta da montagne e non aveva bisogno né di mura né dell'acropoli. Gli Spartiati (Lacedemoni) dopo una serie di battaglie. La prima fu centro le Messenia, e dopo una serie di battaglie. La prima fu centro la Messenia e dopo 19 anni la conquistarono.

La seconda guerra messenica
La seconda guerra Messenica (660-620 a.C) fu causata dalla ribellione dei Messenici con l'aiuto degli Arcadi però gli Spartiati riuscirono a domarla e riconquistarono la regione. La popolazione fu ridotta in schiavitù e semilibertà. Alcuni Messesi riuscirono a fuggire e si diressero nelle colonie greche. Dopo la Messenia volevano conquistare l'Arcadia, ma preferirono farsela solo alleata. Anche altre città vicine divennero alleate di Sparta.

La lega peloponnesiaca
La resistenza di Tegea mise in evidenza la debole struttura dello stato spartano, poiché le nascite diminuivano e i sudditi aumentavano, perché cercava accordi con gli stati vicini. Si venne costituendo la lega peloponnesiaca, si riunivano a Sparta i loro rappresentanti. Ogni città conservava la loro autonomia però doveva fornire truppe all'esercito in caso di pericolo.

La società spartana
GLI ILOTI: Le popolazioni della Laconia e della messania dopo aver difeso le loro terre fino all'ultimo, alcuni fuggirono altri furono ridotti allo stato di semi-schiavitù, questi servi della gleba vennero chiamati ILOTI (catturati-prigionieri), potevano essere obbligati a fare i lavori domestici e a seguire i padroni in battaglia e si servivano per appoggiare gli opliti che appartenevano allo stato.
I PERIECI: (abitanti di periferia) godevano di una certa autonomia locale, ma erano soggetti a Sparta (in campo politico e militare), possedevano terre, non pagavano tributi, erano commercianti, artigiani, partecipavano al servizio militare e potevano aspirare al grado di ufficiale. Erano liberi, non partecipavano alla vita politica.
GLI SPARTIATI: erano la classe dominante, erano una minoranza e avevano i diritti civili e politici. Ogni spartiato possedeva delle terre che coltivavano gli iloti. Loro per legge dovevano dedicarsi alla vita politica, all'addestramento militare e alla guerra. Il kilares (cioè la terra) veniva trasmessa al figlio primogenito, gli altri o ricevevano un kilares da altri o diventavano perieci. Il loro ideale era l'uguaglianza per questo si esercitavano e mangiavano, si allenavano e vivevano insieme.

La costituzione spartana di Licurgo
L'ordinamento politico era formato da quattro organi:
L'APPELLA: era l'assemblea popolare, vi partecipavano gli spartiati che avevano compiuto 30 anni. Era convocata e presieduta da 5 magistrati, gli efori, una volta al mese, per eleggere i magistrati, per concedere o togliere la cittadinanza, approvare le leggi.
LA GHERUSIA: consigli degli anziani composto da 28 cittadini che avessero compiuto 60 anni, eletti a vita dall'appella, più i due re. Dirigeva la politica estera, preparava leggi da sottoporre all'assemblea popolare, esercitava il potere giudiziario per reati politici e di sangue.
L'EFORATO: magistrature formate da 5 ispettori (efori) eletti ogni anno dall'appella, controllavano che le leggi venissero approvate, vigilavano sull'educazione dei giovani badavano ai mercati, presiedevano le cause civili e sentenziavano le cause penali, avevano diritto di vita e di morte sui perieci di Sparta.
LA DIARCHIA: La sovranità l'avevano i due re scelti dai discendenti dei figli di Eracle ritenuti i fondatori di Sparta. Godevano di molti privilegi personali, la loro carica era ereditaria, poteri molto limitati. Comandavano l'esercito di guerra, combinavano i matrimoni e presiedevano le adozioni.

L'educazione spartana
Gli spartani erano educati come cittadini-soldati, pronti a combattere e a morire per la patria. Vivevano sempre insieme, avevano dimore comuni, cacciavano e facevano ginnastica. E i bambini che nascevano mal formati venivano eliminati. Fino a sette anni il fanciullo cresceva in casa, poi lo stato se li ritirava e li addestrava e li abituava a sopportare situazioni estreme, da qui si usciva a 20 anni, poi si arruolavano nelle milizie e vivevano in accampamenti, a 30 anni si potevano sposare ma fino a 50 anni erano soggetti agli obblighi militari. Le ragazze erano sottoposte a un'educazione rigida e severa, dovevano praticare sempre ginnastica per avere un figlio sano e robusto.

Atene, palestra di libertà
Atene (si trovava vicino al mare) divenne il cuore della civiltà greca, in quanto si trovava vicino al mare, ma abbastanza lontana da potersi difendere. L'acropoli sorgeva fortificata su un'altura ai piedi delle città. Presso sotto il suo dominio gli abitanti dell'Attica. La leggenda attribuisce questa unificazione al re Tesco.

Una società patriacale
Atene si organizzò così divise gli abitanti in tribù: (fratrie). Ognuna di questa era divisa in diversi clan i ghene, al quale apparteneva un appezzamento di Terra, lavorato in comune. Si andava estinguendo chi aveva la eupatridi e chi meno fertile i ghergi. In seguito i demiugi si arricchirono col commercio e l'artigianato e parteciparono alla vita politica e sociale dalle città.

Atene, capoluogo dell'attica
L'Attica era la regione più ricca di tutta la Grecia, aveva buon legname, buona creta, ma l'agricoltura non copriva il fabbisogno alimentare, per questo divennero importanti le attività commerciali nell'Egeo.

Dalla repubblica aristocratica a quella timocratica
Atene in principio era un centro agricolo a regime monarchico, inseguito divenne una repubblica aristocratica. Il governo era affidato dall'arcontato, un collegio di tre magistrati: l'arconte re (simile all'arconte marco (capo dell'esercito) e l'arconte eponimo (supremo magistrato) a questi furono aggiunti 5 arconti tesmoteti che dovevano far osservare le leggi. Eletti ogni 10 anni. Con la riforma di Solone potevano votare solo i ricchi, nel V secolo anche i proprietari di terre. Gli arconti usciti di carica andarono a far parte del consiglio della eropoli l'arcopago che eleggeva gli arconti.

Le prime leggi scritte
I mercanti, pescatori, marinai ecc. volevano leggi scritte e chiedevano la cancellazione dei debiti così nel 621 a.C il legislatore Dracone formula le prime leggi scritte. Furono favoriti gli opliti. Cedi medi che potevano partecipare alla politica. Dopo di lui ci fu l'arconsole Solone.

La riforma di Solone
Con la riforma di Solone vennero placati i contrasti sociali, poiché cancellò i debiti e i contadini ottennero le loro terre, limitò la proprietà terriera, riscattò gli stranieri venduti come schiavi dei creditori, venne abolita la servitù per debiti, vietò l'esportazione dei cereali.

La costituzione di Solone
Le cariche pubbliche furono assegnate in base ai redditi di ogni cittadino e la popolazione venne diviso in 4 classi sociale:
1. I PENTACOSIOMEDMNI: che possedeva almeno 500 medimni di cereali (un medimno è mezzo quintale) poteva aspirare alle maggiori cariche.
2. I CAVALIERI: chi possedeva 300 medimni potevano aspirare alla magistratura più importanti.
3. GLI ZEUGITI: chi 200 medimni le magistrature minori.
4. I TETI: sotto i 200 partecipavano all'assemblea popolare, ecclesia e il tribunale l'elia.

La tirannide di Pisistrato
Il dopo Solone.
La riforma di Solone fece scontenti un po' tutti perché speravano di ottenere di più. Ci furono delle lotte politiche che divisero Atene in 4 fazioni:
1. PEDIETI: agricoltori nobili, ricchi, volevano riavere i vecchi privilegi.
2. PARALI: pescatori artigiani, marinai, avevano interessi per il commercio.
3. DIAGRI: pastori, carbonari, Salone vi aveva dato la libertà, ma non la terra. Con l'appoggio di questi ultimi Pisistrato con un colpo di stato s'impadronì del potere e venne istituita la tirannide e comandò per circa 30 anni.

Un tirannide illuminato
Pisistrato lasciò in vigore le leggi di Solone, confisco agli oppositori le terre e li esiliò, dandole ai suoi artigiani. Applicò un'imposta sulla produzione agricola per istituire un fondo di credito a beneficio dei piccoli proprietari, abbellì e fece nascere nuovi posti di lavoro, incoraggiò il teatro, le lettura e le arti. Anche la politica estera era ottima e Atene conquistò Sigeo.

I Pisistratidi
Alla morte di Pisistrato il governo passò ai figli Ippa e Ipparco, essi seguirono le orme del padre, abbellivano le città e favorirono gli studi. Sparta gelosa organizzò una congiura con a capo Armodio e Aristotele. Si salvò Ippa e fece uccidere i congiurati. Dopo 4 anni la tirannide fu abbattuta. Ippa fu assediato dagli spartiati per salvare i familiari lasciò il tutto e si ritirò a Sigeo.

Verso il regime democratico
Costituzione di Clistene
Dopo due anni di guerra civile fu eletto arconte Clistene e voleva riformare la costituzione in senso democratico per venire incontro alle aspirazioni della gente e ne furono esclusi gli schiavi e i meteci (stranieri che non avevano i diritti politici). I sette principali istituti previsti dalla costituzione di Clistene:
1. I DEMI E LE TRIBU': Clistene abolì le divisioni dei cittadini in base alla ricchezza. E divise il territorio. L'Attica venne divisa in 100 demi. Il capo del demo, demarco aveva la funzione simili al sindaco ed eletto per un anno dai cittadini. I demi erano riuniti in 10 tribù territoriali, avevano terreni in comune, eleggevano i magistrati per amministrare i propri beni.
2. LA BULE: Ogni tribù sceglieva 50 rappresentanti che andavano a formare il consiglio dei 500 o bule. Esercitava controllo politico e preparava il lavoro per ogni seduta dell'assemblea dei cittadini, ecclesia. I cinquanta bulé presiedevano il consiglio per 36 giorni. Ogni cittadino poteva partecipare due volte nella vita.
3. L'ARCONTATO: Il governo restò affidato a nove arconti + un segretario sorteggiati da una lista di 500 candidati preparati dai demi.
4. LO STRATEGATO: Dalle tribù ogni anno venivano scelti 10 strateghi generali dell'esercito. Gli incarichi militari erano effettuati per elezione. In seguito divenne la carica più prestigiosa di Atene.
5. L'ECCLESIA: I problemi erano discussi approvati o respinti nell'ecclesia, assemblea di tutti i cittadini delle polis convocati ogni 10 giorni.
6. L'ELIA: Costituito dai cittadini di qualunque classe sociale scelta a turno per giudicare tutti i reati, tranne l'assassinio e il tradimento (alle bule). E come la corte d'appello.
7. L'OSTRACISMO: Clistene creò l'ostracismo, una volta all'anno, almeno 5000 cittadini riuniti in assemblea mandavano in esilio per 10 anni chi era sospettato di impadronirsi del potere. Il nome doveva essere scritto su un coccio e con la maggioranza veniva cacciato dalla città. L'ostracismo fu avvantaggiato dai gruppi dominanti che allontanavano gli avversari. La democrazia ateniese aveva pure dei difetti.

I dissidi fra Atene e Sparta
La riforma di Clistene non fu accettata dagli cupatridi che si appoggiarono con Spartani. L'attica doveva essere invasa da 3 parti. Ma l'esercito fu paralizzato da Corinto che era contro Sparta. C'era un dissidio tra i re spartiani. Cleomene l'invasore e Demarato il sostenitore dei Corini. Atene sconfisse i nemici e fece prigionieri.



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