di Antonio Tabucchi
Riassunto:
Siamo a Lisbona, nel 1938, in pieno regime sala zarista (Salazar era allora il dittatore Fascista del Portogallo). Il dottor Pereira è un mite giornalista, corpulento e attempato, che dirige la pagina culturale di un quotidiano del pomeriggio, il Lisboa. Vive nel ricordo della moglie scomparsa, con la fotografia della quale colloquia abitualmente. Ama gli scrittori francesi dell’Ottocento ma è apolitico, né si interressa di quanto accade nel mondo: le sue informazioni gli giungono da Miguel, il cameriere del Cafè Orquidea presso cui ogni giorno pranza a base di omelette e limonata. I protagonista non si accorge delle sofferenze imposte dalla dittatura al suo Paese, fino a quando il giovane Monteiro Rossi non gli chiede di lavorare per il Giornale. Pereira gli commissiona coccodrilli, cioè necrologi di personaggi celebri, ancora viventi, preparati in anticipo e tenuti pronti in caso di morte. Monteiro però, anche per influsso della sua compagna Marta, marxista, li scrive troppo politicizzati e la polizia lo tiene d’occhio, Pereira vorrebbe aiutarlo, ma teme di essere coinvolto in questioni politiche e non agisce. A poco a poco, grazie al suo giovane amico, il protagonista scopre violenze, la censura, il clima di intimidazione in cui è imbavagliata la società portoghese. A aprirgli gli occhi è anche l’amicizia con il dottor Cardoso, che durante un breve soggiorno in una clinica termale gli confida di voler abbandonare il Portogallo per la più libera Francia. Cardoso pronostica per Pereira l’imminenza di una seconda vita, nella quale l’amico si comporterà in modo assai diverso da prima. Infatti, tornato a casa, il giornalista prende ad alloggiare in casa sua il giovane Monteiro Rossi, sempre più affamato e pedinato dai poliziotti che giungono a percuoterlo fino ad ucciderlo.
Pereira trova così il coraggio di esporsi in prima persona: pubblica un articolo in cui rievoca la storia di Monteiro Rossi, ucciso dal potere perché ha voluto seguire le ragioni della libertà. Per paura delle conseguenze fugge in Francia, dove continuerà la sua vita da intellettuale, ma finalmente, ma finalmente impegnato a migliorare la società.
Riassunto:
Siamo a Lisbona, nel 1938, in pieno regime sala zarista (Salazar era allora il dittatore Fascista del Portogallo). Il dottor Pereira è un mite giornalista, corpulento e attempato, che dirige la pagina culturale di un quotidiano del pomeriggio, il Lisboa. Vive nel ricordo della moglie scomparsa, con la fotografia della quale colloquia abitualmente. Ama gli scrittori francesi dell’Ottocento ma è apolitico, né si interressa di quanto accade nel mondo: le sue informazioni gli giungono da Miguel, il cameriere del Cafè Orquidea presso cui ogni giorno pranza a base di omelette e limonata. I protagonista non si accorge delle sofferenze imposte dalla dittatura al suo Paese, fino a quando il giovane Monteiro Rossi non gli chiede di lavorare per il Giornale. Pereira gli commissiona coccodrilli, cioè necrologi di personaggi celebri, ancora viventi, preparati in anticipo e tenuti pronti in caso di morte. Monteiro però, anche per influsso della sua compagna Marta, marxista, li scrive troppo politicizzati e la polizia lo tiene d’occhio, Pereira vorrebbe aiutarlo, ma teme di essere coinvolto in questioni politiche e non agisce. A poco a poco, grazie al suo giovane amico, il protagonista scopre violenze, la censura, il clima di intimidazione in cui è imbavagliata la società portoghese. A aprirgli gli occhi è anche l’amicizia con il dottor Cardoso, che durante un breve soggiorno in una clinica termale gli confida di voler abbandonare il Portogallo per la più libera Francia. Cardoso pronostica per Pereira l’imminenza di una seconda vita, nella quale l’amico si comporterà in modo assai diverso da prima. Infatti, tornato a casa, il giornalista prende ad alloggiare in casa sua il giovane Monteiro Rossi, sempre più affamato e pedinato dai poliziotti che giungono a percuoterlo fino ad ucciderlo.
Pereira trova così il coraggio di esporsi in prima persona: pubblica un articolo in cui rievoca la storia di Monteiro Rossi, ucciso dal potere perché ha voluto seguire le ragioni della libertà. Per paura delle conseguenze fugge in Francia, dove continuerà la sua vita da intellettuale, ma finalmente, ma finalmente impegnato a migliorare la società.
