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Riassunto: Il Quartiere, Pratolini

di Vasco Pratolini
Riassunto:

Le prime pagine de Il quartiere sono costruite quasi con maliconia, sull'onda d ricordi lontani, quando eravamo contenti del nostro Quartiere. L'autore ripercorre tutte quelle strade, in un raggio ampio, ma chiuso, e ne circoscrive il tracciato con una linea ideale che apparta il suo quartiere dal resto del mondo. Non soltanto è lontano il centro di Firenze, con i caffè e le orchestrine, ma tutto il consorzio umano che si restringe a questo microcosmo di gente semplice, istintiva, a cui basta un gesto per sollevare collera o amore.
La narrazione in prima persona contribuisce a dare, alla realtà di uomini e cose, un colorito sentimentale e commosso che sfugge dai canoni del tradizionale realismo distaccato e obiettivo e volge piuttosto all'elegia. Pratolini pecca di populismo, evidentemente, identificando il suo piccolo mondo con un'oasi ideale di onestà e schiettezza, ma è la memoria stessa dell'uomo che, d'istinto, tende a idealizzare il passato e a rimuoverne le scorie.

Trama
Nel romanzo sono trattate le storie di un gruppo di ragazzi che vivono in un quartiere di Firenze negli anni attorno al 35’. E’ descritto il loro passaggio dall’adolescenza alla giovinezza attraverso i loro amori, i loro sentimenti, i loro problemi. Il periodo è quello della guerra che sarà infatti motivo di discussione per i giovani. Anche il loro quartiere ne risentirà e verrà attuato un risanamento, ma i suoi abitanti rimarranno sempre uniti grazie a quello spirito di fratellanza e solidarietà che si è sviluppato col tempo tra gli abitanti del quartiere.
Ambientazione: la vicende narrate si svolgono nella città di Firenze. L’autore ha voluto usare come ambientazione proprio il quartiere nel quale egli è nato e vissuto, cioè il rione di Santa Croce. I luoghi citati sono le vie del quartiere, la piazza e alcune delle abitazioni dei ragazzi.
Contesto storico-culturale: il racconto è stato scritto dall’autore nel 1943-44, negli anni della Resistenza. La storia si svolge però negli anni attorno al 35’,periodo fascista. Pratolini nel romanzo tratta argomenti come la guerra e le sue conseguenze, il tutto visto dagli occhi della povera gente all’interno del proprio quartiere.


Analisi e commento
La poesia di Pratolini è la poesia della vita cittadina, dell'educazione sentimentale dei suoi abitanti, operai, popolani, povera gente. La scoperta del quartiere ne è l'elemento caratterizzante, perchè gli permette di dare uno sfondo e una dimensione diversa da quella usuale alle memorie dell'infanzia, inqudrandole in una rappresentazione della città del tutto inedita nella nostra letteratura. Non la città che si contrappone alla compagna come il luogo della corruzione morale e della complicazione intellettualistica rispetto a quello dell'innocenza e della semplicità primitiva. E nemmeno la città che si presenta come un incubo all'uomo solo, smarrito fra quella folla, quelle luci, quel momento febbrile: la città nemica dell'uomo o prigione del proletariato...
E' la città vista dall'occhio di un uomo dei nostri giorni, che ne scopre le miserie e le brutture, ma insieme il calore cordiale dei suoi agglomerati urbani e il fascino della sua civiltà e della sua storia. Di qui la poesia dell'amicizia e della solidarietà, della gioia di sentirsi in molti, del primo bacio carpito all'angolo di una strada, dei vagabondaggi notturni nei bar, nei biliardi, nelle vie antiche e deserte. Poesia che già si mostra in molte pagine giovanili e che si riprenderà, più matura e completa, nei romanzi del dopoguerra.



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