di Elio Vittorini
Riassunto:
Il garofano rosso è un libro che rappresenta un passaggio, anche se l’ultima parte del libro, quel discorso, che segue la partecipazione di tutti i protagonisti al funerale di una loro coetanea suicida per amore, fatto da uno studente sconosciuto sulla necessità di un codice d’amore rappresenta un passo che lascia un senso di incompiuto, nemmeno riempito dall’ultima confessione tra Tarquinio e Mainardi. Quello che è decisamente più interessante è lo scorcio di una gioventù che vive la propria adesione al fascismo pensandolo soprattutto come un’occasione di rinnovamento profondo della società italiana, soprattutto in un’ottica anti-borghese. E’ questo l’elemento centrale, la passione che induce quei giovani a partecipare a manifestazioni e a organizzare lo sciopero del liceo che frequentano. Ma sarà proprio nel tradimento di queste aspirazioni che incomincerà a nascere un’opposizione che troverà il suo momento più alto e drammatico nella guerra di liberazione, la Resistenza. Ma tornando al nostro personaggio, Alessio Mainardi, esso è un sedicenne, liceale, dinamico e intraprendente nella sua vita sociale e politica con la quale intende dimostrare una maturità. Ma l’altra faccia della medaglia è una grande timidezza nei confronti delle donne. Il momento centrale del racconto è il suo amore per Giovanna, una ragazza più grande di lui di un anno che gli da un garofano rosso come pegno di affetto ricevendo un casto bacio sulle labbra. Per questo gesto che lo proietta, nella sua mente, verso il mondo adulto viene prima sospeso, per una risposta irrispettosa ad una professoressa, e poi bocciato. A questo punto Giovanna scompare e lui ritorna al paese dove l’accoglie Menta, la sorella e confidente. Qui decide di preparare gli esami che, da esterno, dovrebbero portarlo in terza liceo, dove troverebbe, come compagna di classe proprio Giovanna. Supera brillantemente gli scritti, ma, per una serie di circostanza verrà sopraffatto da una nuova infatuazione: Zobeida, una prostituta che esercita in un casino e che mostrerà per lui una tenerezza che a lui pare una corresponsione di sentimenti. Tutto ciò lo porterà a saltare gli orali e ad essere costretto a ripetere l’anno nella prima. Una bocciatura che è anche un elemento simbolico che dimostra ancora una volta la sua immaturità.
Riassunto:
Il garofano rosso è un libro che rappresenta un passaggio, anche se l’ultima parte del libro, quel discorso, che segue la partecipazione di tutti i protagonisti al funerale di una loro coetanea suicida per amore, fatto da uno studente sconosciuto sulla necessità di un codice d’amore rappresenta un passo che lascia un senso di incompiuto, nemmeno riempito dall’ultima confessione tra Tarquinio e Mainardi. Quello che è decisamente più interessante è lo scorcio di una gioventù che vive la propria adesione al fascismo pensandolo soprattutto come un’occasione di rinnovamento profondo della società italiana, soprattutto in un’ottica anti-borghese. E’ questo l’elemento centrale, la passione che induce quei giovani a partecipare a manifestazioni e a organizzare lo sciopero del liceo che frequentano. Ma sarà proprio nel tradimento di queste aspirazioni che incomincerà a nascere un’opposizione che troverà il suo momento più alto e drammatico nella guerra di liberazione, la Resistenza. Ma tornando al nostro personaggio, Alessio Mainardi, esso è un sedicenne, liceale, dinamico e intraprendente nella sua vita sociale e politica con la quale intende dimostrare una maturità. Ma l’altra faccia della medaglia è una grande timidezza nei confronti delle donne. Il momento centrale del racconto è il suo amore per Giovanna, una ragazza più grande di lui di un anno che gli da un garofano rosso come pegno di affetto ricevendo un casto bacio sulle labbra. Per questo gesto che lo proietta, nella sua mente, verso il mondo adulto viene prima sospeso, per una risposta irrispettosa ad una professoressa, e poi bocciato. A questo punto Giovanna scompare e lui ritorna al paese dove l’accoglie Menta, la sorella e confidente. Qui decide di preparare gli esami che, da esterno, dovrebbero portarlo in terza liceo, dove troverebbe, come compagna di classe proprio Giovanna. Supera brillantemente gli scritti, ma, per una serie di circostanza verrà sopraffatto da una nuova infatuazione: Zobeida, una prostituta che esercita in un casino e che mostrerà per lui una tenerezza che a lui pare una corresponsione di sentimenti. Tutto ciò lo porterà a saltare gli orali e ad essere costretto a ripetere l’anno nella prima. Una bocciatura che è anche un elemento simbolico che dimostra ancora una volta la sua immaturità.