Riassunto:
Dopo cinque anni di prigione, 'Ntoni, una sera, torna a casa, ma deciso ad andarsene subito. Il fratello minore, Alessi, ha riscattato la casa del nespolo e lì, nella staticità della tradizione e nella continua lotta contro le avversità, è ripresa la vita modesta ma dignitosa della famiglia Malavoglia. 'Ntoni avverte la sacralità di quel focolare domestico e si sente indegno di rimanerci, dopo che vi ha gettato il disonore con la sua azione disonesta. Il suo ritorno è un atto di tenera nostalgia, il bisogno di trovare un punto di riferimento ora che si sente solo ed escluso. Ma è soltanto un momento: il tempo di mangiare una minestra e di imprimere alla memoria tutto quello che può di quei luoghi che suscitano in lui tanti affettuosi ricordi. E poi l'addio : quasi un atto di espiazione, compiuto con consapevole determinazione da chi non ha saputo assolvere al suo compito sacro di capofamiglia.
Commento
La pagina è poetica e drammatica. Vi predominano sentimenti elementari e profondi in cui sentiamo il culto della famiglia, dell'onore, della tradizione. Si ha l'impressione di un mondo statico (anche il risveglio del paese al mattino ha una sua ripetitività sacrale) in cui chiunque infranga le regole imposte da millenarie consuetudini è destinato all'esclusione e all'espiazione. 'Notni lo sa, e lo sanno anche gli altri che non lo trattengono, perchè andarsene è il suo dovere. Il ritorno è stato soltanto un atto di affetto, potremmo dire di debolezza sentimentale da parte di 'Ntoni che rivive ricordi e immagini con voluttà, quasi volesse conservarli nell'intimo del cuore a consolazione della sua consapevole solitudine del futuro. Come non vivere con lui quell'intenso paesaggio nero che a poco a poco si colora dell'alba e si anima di rumori familiari?
Anche il linguaggio che il Verga usa ha una sua poesia semplice: la connessione dei periodi è spesso approssimativa, elementare; ci sono strutture che grammaticalmente sono errate, ma hanno un'efficacissima carica espressiva che si addice alla semplicità dei personaggi e alle loro riflessioni istintive.
Dopo cinque anni di prigione, 'Ntoni, una sera, torna a casa, ma deciso ad andarsene subito. Il fratello minore, Alessi, ha riscattato la casa del nespolo e lì, nella staticità della tradizione e nella continua lotta contro le avversità, è ripresa la vita modesta ma dignitosa della famiglia Malavoglia. 'Ntoni avverte la sacralità di quel focolare domestico e si sente indegno di rimanerci, dopo che vi ha gettato il disonore con la sua azione disonesta. Il suo ritorno è un atto di tenera nostalgia, il bisogno di trovare un punto di riferimento ora che si sente solo ed escluso. Ma è soltanto un momento: il tempo di mangiare una minestra e di imprimere alla memoria tutto quello che può di quei luoghi che suscitano in lui tanti affettuosi ricordi. E poi l'addio : quasi un atto di espiazione, compiuto con consapevole determinazione da chi non ha saputo assolvere al suo compito sacro di capofamiglia.
Commento
La pagina è poetica e drammatica. Vi predominano sentimenti elementari e profondi in cui sentiamo il culto della famiglia, dell'onore, della tradizione. Si ha l'impressione di un mondo statico (anche il risveglio del paese al mattino ha una sua ripetitività sacrale) in cui chiunque infranga le regole imposte da millenarie consuetudini è destinato all'esclusione e all'espiazione. 'Notni lo sa, e lo sanno anche gli altri che non lo trattengono, perchè andarsene è il suo dovere. Il ritorno è stato soltanto un atto di affetto, potremmo dire di debolezza sentimentale da parte di 'Ntoni che rivive ricordi e immagini con voluttà, quasi volesse conservarli nell'intimo del cuore a consolazione della sua consapevole solitudine del futuro. Come non vivere con lui quell'intenso paesaggio nero che a poco a poco si colora dell'alba e si anima di rumori familiari?
Anche il linguaggio che il Verga usa ha una sua poesia semplice: la connessione dei periodi è spesso approssimativa, elementare; ci sono strutture che grammaticalmente sono errate, ma hanno un'efficacissima carica espressiva che si addice alla semplicità dei personaggi e alle loro riflessioni istintive.