di Guido Guinizzelli
Figure retoriche:
La poesia di Guinizzelli è un sonetto, cioè un componimento di quattordici versi endecasillabi divisi in due quartine e due terzine. In questo testo le rime sono alterne nelle quartine e replicate nelle terzine secondo lo schema ABAB ABAB CDE CDE.
Il tema dominante è la lode della donna, che avrà grande importanza nella poesia stilnovistica.
Qui di seguito tutte le figure retoriche:
Io voglio del ver la mia donna laudare = (v. 1) iperbato
Io voglio del ver la mia donna laudare ed asemblarli la rosa e lo giglio: (vv. 1-2) allitterazione della V e della L.
La mia donna laudare / ed asembrarli la rosa e lo giglio = (vv. 1-2) chiasmo
Asembrarli la rosa e lo giglio = (v. 2) similitudine
Più che stella diana splende = (v. 3) similitudine
Ciò ch’è lassù bello a lei somiglio = (v. 4) similitudine
Verde river a lei rasembro e l’are / tutti color di fior giano e vermiglio, / oro ed azzurro e ricche gioi = (vv. 5-6-7) similitudine
Verde river' a lei rasembro e l'âre = (v. 5) allitterazione della r.
Giano e vermiglio,/oro ed azzurro e ricche gioi = (vv. 6-7) polisindeto
Amor = (v. 8) personificazione dell'amore. Infatti nel testo si trova scritta in maiuscolo.
Âre = (v.5) aferesi (caduta di una vocale segnata dall'accento circonflesso)
Fé = (v. 11) Apocope (caduta alla fine)
VEDI ANCHE: Testo Io voglio del ver la mia donna laudare
Figure retoriche:
La poesia di Guinizzelli è un sonetto, cioè un componimento di quattordici versi endecasillabi divisi in due quartine e due terzine. In questo testo le rime sono alterne nelle quartine e replicate nelle terzine secondo lo schema ABAB ABAB CDE CDE.
Il tema dominante è la lode della donna, che avrà grande importanza nella poesia stilnovistica.
Qui di seguito tutte le figure retoriche:
Io voglio del ver la mia donna laudare = (v. 1) iperbato
Io voglio del ver la mia donna laudare ed asemblarli la rosa e lo giglio: (vv. 1-2) allitterazione della V e della L.
La mia donna laudare / ed asembrarli la rosa e lo giglio = (vv. 1-2) chiasmo
Asembrarli la rosa e lo giglio = (v. 2) similitudine
Più che stella diana splende = (v. 3) similitudine
Ciò ch’è lassù bello a lei somiglio = (v. 4) similitudine
Verde river a lei rasembro e l’are / tutti color di fior giano e vermiglio, / oro ed azzurro e ricche gioi = (vv. 5-6-7) similitudine
Verde river' a lei rasembro e l'âre = (v. 5) allitterazione della r.
Giano e vermiglio,/oro ed azzurro e ricche gioi = (vv. 6-7) polisindeto
Amor = (v. 8) personificazione dell'amore. Infatti nel testo si trova scritta in maiuscolo.
Âre = (v.5) aferesi (caduta di una vocale segnata dall'accento circonflesso)
Fé = (v. 11) Apocope (caduta alla fine)
VEDI ANCHE: Testo Io voglio del ver la mia donna laudare