di Guido Guinizzelli
Figure retoriche:
Canzone in sei stanze di dieci versi, endecasillabi e settenari. La rima è alternata e parzialmente incatenata.
Lo stile è "dolce": raffinato, limpido e chiaro, fluido e scorrevole: frequenza di vocali (e, a).
Assenza di scontro di consonanti
Rime consuete costruite con vocali aperte, rime ripetute.
Lessico comune con pochi francesismi e provenzalismi.
Sintassi piana, senza troppe inversioni, più complessa nella strofa teologica
Ritmo fluido ( la dieresi al v. 9 rallenta il verso)
Allitterazione (v. 1,2)
assonanza della "e" e dalla "a"
la similitudine (frequente il "come"),
il chiasmo (v. 3,4)
il parallelismo (v. 11: natura, sole - cuore, pietra - donna, stella)
Le parole chiavi sono tutte riferite alla luce: quella della donna, che è riflesso della luce divina.
Vi è uno stretto legame concettuale o fonetico fra la parola finale della strofa e quella iniziale della strofa seguente: foco, Foco - 'nnamora, Amor - minera, Fere - splendore, Splende.
Figure retoriche:
Canzone in sei stanze di dieci versi, endecasillabi e settenari. La rima è alternata e parzialmente incatenata.
Lo stile è "dolce": raffinato, limpido e chiaro, fluido e scorrevole: frequenza di vocali (e, a).
Assenza di scontro di consonanti
Rime consuete costruite con vocali aperte, rime ripetute.
Lessico comune con pochi francesismi e provenzalismi.
Sintassi piana, senza troppe inversioni, più complessa nella strofa teologica
Ritmo fluido ( la dieresi al v. 9 rallenta il verso)
Allitterazione (v. 1,2)
assonanza della "e" e dalla "a"
la similitudine (frequente il "come"),
il chiasmo (v. 3,4)
il parallelismo (v. 11: natura, sole - cuore, pietra - donna, stella)
Le parole chiavi sono tutte riferite alla luce: quella della donna, che è riflesso della luce divina.
Vi è uno stretto legame concettuale o fonetico fra la parola finale della strofa e quella iniziale della strofa seguente: foco, Foco - 'nnamora, Amor - minera, Fere - splendore, Splende.