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Confronto tra San francesco e Jacopone da Todi


La letteratura religiosa in volgare del 200 ha carattere popolare in quanto esprime l'aspirazione diffusa a un rinnovamento della vita religiosa nella coscienza e nella società. I movimenti popolari, in opposizione alla gerarchia ecclesiastica che fino allora aveva dominato e si afferma come ideale quello di un ritorno alla purezza del Cristianesimo e al messaggio di fraternità di uguaglianza e di amore.
Ci sono notevoli differenze tra la poesia di Jacopone e quella di San Francesco, bisogna dire che entrambi sono accomunati da una forte religiosità.

San Francesco è un protagonista della poesia religiosa, egli contribuì alla formazione di un'idea nuova dell'uomo e della vita, egli come Jacopone abbandona una vita di agi e ricchezze e inizia la sua predizione, egli si ispira ai preconcetti evangelici dell'umiltà della penitenza, dell'amore fra le creature e propone quel rinnovamento delle coscienze e delle istituzioni.

L'ISPIRAZIONE DEL CANTO
Il Francescanesimo assunse in Jacopone passione ed esasperato ascetismo, egli accolse certi motivi fondamentali, cioè l'amore per la povertà e l'umiltà, il misticismo teorizzata da S. Bonaventura.
Egli però fu ben lontana dalla serenità, del senso di fraternità con tutti gli esseri che si può notare nel Cantico di Frate Sole. La poesia di Jacopone può essere considerata come una cantica ricerca di una fusione mistica con Dio, che è un morire a se stessi e al mondo. Solo attraverso la frustrazione di sé, del corpo della sua vita e gli pensava di potersi di liberare dalla natura umana miseria e peccaminosa e giungeva al vero amore di Dio. Il suo ideale è quello di un amore di Dio così però che non si può alto fine che l'estasi e l'annullamento in Dio, senza pensare alla ricompensa eterna.
Jacopone dice che l'esperienza mistica non può essere espressa a parole ed è al di fuori del discorso umano dà luogo solo al balbettio all'urlo.
L'ispirazione del Cantico è incentrata sull'umile eppure giocosa accettazione di tutta la vita che palpita attorno a noi, calmato dallo spirito di Dio, trova in tutti gli elementi e le creature motivo di rivolgere al Creatore e al Sign del mondo, gloria, lodi e benedizione, perché essa provenendo da Dio che è già suprema bontà amore non può essere un altissimo significato, una detentrice dignità, una profonda bontà e bellezza Fratellanza.
La morte non fa paura perché la morte è persino il dolore non fanno paura se sopportati in nome del Signore.

Differenza concettuale di S.Francesco e Jacopone
S. Francesco, l'uomo e le cose del mondo rappresentano in sé la potenza di Dio, perché solo amandole creature si può comprendere la sua potenza perché attraverso le cose visibili si può comprendere e adorare l'invisibile Dio.
In contrapposizione c'è Jacopone per lui il mondo è arrendo e angoscioso, la visione di Dio non si può esprimere con le parole e da ciò ne nasce la sua avversità per il mondo.



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