Analisi del testo:
Le caratteristiche dello stile
Lessico indefinito, suoni e ritmo. Il lessico privilegia il linguaggio poetico dell’indefinito e concorre ad esprimere la struttura circolare dell’idillio.
Lo splendido paesaggio notturno è introdotto con un ritmo ampio e solenne, rallentato dalla collocazione del soggetto la notte, a metà del verso 1. Dominante è il punto di vista del poeta che interiorizza il paesaggio lunare: l’aggettivo chiara esprime una sensazione, ma preceduta dal sentimento dolce che la stessa sensazione alimenta. La notte, i tetti, gli orti, la montagna comunicano un senso sfumato di lontananza, una suggestione vaga e indeterminata.
I verbi posa e rivela indicano l’immobilità della natura, ma l’assonanza che li lega (posa la luna... lontan rivela) con la ripetizione della vocale a, dal suono ampio e aperto, tende a dilatare lo spazio indefinitamente.
Nella parte conclusiva ritorna con circolarità la dimensione personale e soggettiva, collocata nel paesaggio notturno e resa attraverso il ritmo lento di parole polisillabe (lontanando, similmente, stringeva), che riprendono la dilatazione dello spazio.
Analisi:
Motivo dominante e unificante è la percezione del tempo, raffigurata attraverso tre situazioni di confronto che ne evidenziano il trascorrere e il movimento.
La sera di Recanati rispetto alla giornata festiva.
Il presente storico rispetto all'antichità dei popoli scomparsi.
Il momento personale che il poeta sta vivendo rispetto all'infanzia.
In pratica la poesia è riassumibile in due parti, sulla base di due relazioni:
Il poeta e la donna (vv. 1-20)
Il poeta ed il tempo (vv. 21-46)
Nella parte de "Il poeta e il tempo", si costituisce un insieme di analogie che si rendono equivalenti.
Queste analogie ricalcano il tema generale e l'infelicità del poeta che, senza amore, senza speranza, sente il tempo passare inesorabile. Queste emozioni sono comunicate dalla percezione del tempo che passa, fissata in tre storie:
Villaggio: la piccola storia del villaggio.
Mondo: la grande storia del mondo.
Io: la vicenda dell'individuo.