di Ugo Foscolo
Analisi del testo:
Il sonetto è costruito su due periodi, di cui il primo prende gran parte della composizione e si caratterizza anche con un andamento costruito sulle allitterazioni all'interno di un verso o due (Vergine Venere, fea feconde, suo sorriso, le limpide le, inclito colui che l'acque cantò), molteplici sono anche gli enjambement.Tutto il lungo periodo è ipotattico, cioè giocato su legami sintattici di tipo logico (ove,che, e, onde, di colui che, per cui), mentre l'ultima terzina è paratattica e contiene due sole affermazioni che devono avere il tono delle sentenze ineluttabili.Nella prima parte predomina l'io, mentre nella seconda il tu è posto ad inizio verso.
Il ritmo del sonetto è dato dal sovrapposti di più piani:
- le rime
- la struttura metrica degli endecasillabi
- la non coincidenza tra enunciati e versi (enjambement, punteggiatura a metà del verso etc.)
- la particolare struttura sintattica che vede sei proposizioni relative concatenate che collegano tra loro, come in un continuum inesauribile, le immagini scaturite dal ricordo infantile del poeta.
v. 3. che tu specchi...
v.4 da cui vergine...
v. 5 e fea quelle isole... (la cui vergine etc.)
v. 6 onde (per cui) non tacque...
v 8 colui che l'acqua...
v. 10 per cui bello...
Analisi del testo:
Il sonetto è costruito su due periodi, di cui il primo prende gran parte della composizione e si caratterizza anche con un andamento costruito sulle allitterazioni all'interno di un verso o due (Vergine Venere, fea feconde, suo sorriso, le limpide le, inclito colui che l'acque cantò), molteplici sono anche gli enjambement.Tutto il lungo periodo è ipotattico, cioè giocato su legami sintattici di tipo logico (ove,che, e, onde, di colui che, per cui), mentre l'ultima terzina è paratattica e contiene due sole affermazioni che devono avere il tono delle sentenze ineluttabili.Nella prima parte predomina l'io, mentre nella seconda il tu è posto ad inizio verso.
Il ritmo del sonetto è dato dal sovrapposti di più piani:
- le rime
- la struttura metrica degli endecasillabi
- la non coincidenza tra enunciati e versi (enjambement, punteggiatura a metà del verso etc.)
- la particolare struttura sintattica che vede sei proposizioni relative concatenate che collegano tra loro, come in un continuum inesauribile, le immagini scaturite dal ricordo infantile del poeta.
v. 3. che tu specchi...
v.4 da cui vergine...
v. 5 e fea quelle isole... (la cui vergine etc.)
v. 6 onde (per cui) non tacque...
v 8 colui che l'acqua...
v. 10 per cui bello...