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Descrizione: Agnese (I Promessi Sposi)


La madre di Lucia è un personaggio simbolo della vita contadina, della semplicità e della praticità tipiche della vita rurale di allora. La sua attenzione è rivolta prevalentemente alla risoluzione dei problemi, di qualsiasi natura essi siano vengono risolti con qualsiasi mezzo; a meno che, naturalmente, questi non siano palesemente disonesti.

Nella vita di Agnese, la regola principale, quella che è stata messa davanti ad ogni altra cosa è l’importanza di superare ogni momento di difficoltà con qualsiasi mezzo sia lecito e capace di non oltrepassare troppo il confine della legalità.
D'altronde, analizzando il suo ruolo all'interno della storia, è facile capire come la funzione datagli da Alessandro Manzoni sia proprio quella di aiutare i giovani promessi sposi a superare tutte le difficoltà incombenti.
Chi è che ha consigliato a Renzo di ascoltare il parere “autorevole” dell’Azzeccagarbugli? E chi, successivamente, convince i due giovani a mettere in scena il matrimonio a sorpresa?
Senza dimenticare come la furbizia della donna sarà l’arma vincente per attirare a se Perpetua ed allontanarla dalla casa del curato in cui i giovani hanno l’obiettivo di entrare senza essere visti da nessuno.


La massima di Agnese, derivata soprattutto dall’esperienza di vita è che, a volte, rispettare le leggi per filo e per segno si rischia di finire male comunque dal momento che le leggi stesse sono fatte da e per chi comanda. Quindi, pensa la donna, è giusto seguirle, ma solo fino al punto in cui un’interpretazione leggermente diversa non può aiutare maggiormente a trovare un buona via d’uscita.
Naturalmente non dobbiamo dimenticare come ogni furberia pensata e attuata da lei è sempre e comunque finalizzata a far del bene e mai rivolta a nuocere ad alcuna persona.
Il personaggio ha certamente una connotazione positiva: donna infaticabile e sempre presente per aiutare Renzo e Lucia, si fa trovare pronta durante la ricerca di padre Cristoforo e il successivo viaggio verso Monza al fianco dei due promessi sposi. Quindi, quando Renzo lascerà le donne per proseguire in direzione di Milano, la madre non abbandonerà la figlia se non dopo averla accompagnata al cospetto della madre superiora, la Monaca di Monza.


Nell’occasione dell’incontro con la monaca, inoltre, appare evidente quanto importante sia la figura di Agnese nel rapporto con Lucia: questa, nonostante la richiesta della madre superiora ad esporre la vicenda e a confermare quanto preannunciatole dal padre guardiano che le aveva accompagnate, si volta proprio verso la mamma per avere da lei uno sguardo di approvazione e consenso.
Ma, d’altronde, il carattere delle due mette inevitabilmente Lucia alle dipendenze della donna e sotto la protezione della sua maggior furberia e astuzia.
Quindi sottolineiamo anche il suo comportamento quando, dopo il rapimento e la prigionia di Lucia nel castello dell’Innominato, avviene lo scambio epistolare con Renzo e la comunicazione proprio di quegli ultimi avvenimenti. Agnese è al corrente del voto fatto dalla figlia e dell’impossibilità della stessa a rispettare la promessa di matrimonio, quindi informa il giovane anche di quell’ultima novità. Poi, a causa dell’incombere della peste, la perdiamo di vista per tutta la fase della storia in cui Renzo torna a Pescarenico: di lì a poco, inoltre, ripartirà alla volta di Milano in cerca di Lucia.
Agnese, infatti, ha raggiunto alcuni parenti a Pasturo dove rimarà fino a quando la situazione non inizia a tornare lentamente alla normalità: in tempo, naturalmente, per partecipare alle nozze dei due promessi sposi.



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