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Riassunto: La storia di Gesù dalla nascita alla morte


L'annunciazione
La Palestina era divisa in quattro parti, in una città della Galilea chiamata Nazareth viveva Maria, era una giovane e santa donna ed era la promessa sposa di Giuseppe. Dio le fece apparire l'arcangelo Gabriele che le disse:"Ti saluto , o piena di grazie; il Signore è con te!
Maria non capì il significato di questa frase e nemmeno il motivo della presenza dell'arcangelo e per questo rimase turbata.
L'arcangelo continuò dicendo che lei non doveva avere nulla da temere perché era riuscita a trovare la grazie presso Dio, che avrebbe avuto un figlio e che avrebbe dovuto chiamarlo Gesù, il che non sarà altro che il figlio dell'Altissimo che regnerà in un regno che non avrà fine e il tutto avverrà per opera dello Spirito Santo.
Maria che credette prontamente a tutto quello che le disse l'arcangelo gli rispose: "Ecco l'ancella del Signore, si faccia di me secondo la tua parola".
Da quel momento Maria divenne Madre di Dio.


L'adorazione dei pastori

Non molto lontano dalla stalla in cui era nato Gesù vi erano dei pastori che dormivano all'aperto per fare la guardia ai loro greggi. A loro gli apparve un angelo che gli disse che nella città di Davide era nato Gesù, il salvatore degli uomini, un bambino ancora in fasce e deposto in una mangiatoia. Gli apparvero altri angeli che recitavano cantando: "Gloria a Dio nel più alto dei Cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà". E così i pastori si incamminarono incuriositi in direzione della stalla e donarono alla piccola famiglia i loro umili doni.


L'adorazione dei magi

Dopo gli umili arrivò anche il momento dei sapienti, uomini studiosi del cielo provenienti dall'Oriente, essi non erano altro che i Magi. Loro non sapevano dove fosse nato Gesù e così chiesero informazioni al re Erode che sentendosi domandare dove si trovava il nuovo nascituro, il re degli Giudei, rimase turbato in quanto non voleva perdere il suo trono di re. Così Erode chiede se avesse potuto incamminarsi insieme ai tre magi verso la mangiatoia e seppure inizialmente questi acconsentirono dovettere in seguito abbandonarlo su avvertimento di un angelo che gli disse loro di fare un'altra strada al fine di proteggere Gesù. I re magi una volta raggiunti la capanna gli donarono oro, incenso e mirra.


Gesù fanciullo

Con la morte di Erode, un angelo apparve in sogno a Giuseppe e gli disse che non aveva alcun motivo di rimanere a Betlemme e che poteva riportare la sua famiglia in patria, così andarono a stabilirsi a Nazareth. Intanto Gesù cresceva sano e forte, grazie all'amore di Maria, nell'obbedienza di Giuseppe e alla grazia di Dio che era sempre sopra di lui... finché un giorno divenne abbastanza grande per iniziare la sua predicazione.


La predicazione di Gesù

La predica di Gesù avveniva per mezzo di parole dolci e soavi, alla portata di tutti. Si fermava nelle strade e nelle piazze ma anche sulle barche dei pescatori e in cima alle montagne per raccontare delle storie, dette parabole. Fra le parabole più famose possiamo ricordare La pecorella smarrita e Il figiol prodigo.


Un miracolo di Gesù: Le nozze di Cana

Gesù e Maria vennero un giorno invitati ad un banchetto di nozze in una cittadina chiamata Cana. La festa sembrava volgere per il meglio ma poi qualcuno di loro disse che era finito il vino. Gli sposi ci rimasero male e temevano di fare brutta figura nel loro giorno più bello. Maria disse a suo figliolo Gesù se avesse potuto fare qualcosa ma questi gli rispose dicendole che non gli importava nulla di questo, ma Maria però aveva grande fiducia nel suo Divin Figiuolo e non contraddì il suo pensiero.
Dopo un po' Gesù vide sei vasi di pietra che dovevano servire per la purificazione delle mani e per lavare le stoviglie dopo il bacchetto e disse ai servi di riempirle d'acqua; quando il maestro di tavolo assaggiò quell'acqua si accorse che era diventata vino e per questo chiamò lo sposo e gli disse:
"Tutti servono in principio il vino buono; poi, quando la gente ha bevuto bene, danno quello meno buono. Tu invece hai fatto il contrario!".
Questo è il primo miracolo che ha fatto Gesù e così anche i suoi discepoli iniziarono a credere in lui.


L'ultima cena

Nel giorno della Pasqua (ai tempi si celebrava la fuga degli Ebrei dall'Egitto mentre oggi corrisponde al nostro Giovedì Santo) i discepoli dissero a Gesù dove avrebbe desiderato mangiare e lui li mandò da un tale di Gerusalemme ed in casa di quello fu preparato il banchetto.
Il cibo era quello classico: pane senza lievito (azimo), un agnello prima immacolato nel Tempio e poi arrostito intero; insalata, frutta e per bere ovviamente del buon vino.
Nel bel mezzo del banchetto Gesù disse improvvisamente: "In verità vi dico che uno di voi che mangia con me mi tradirà".
I discepoli iniziarono a guardarsi l'un l'altro meravigliati per quanto sentito ed ognuno di loro chiedeva se si trattava di lui, Gesù rispose loro che era uno dei dodici che metteva insieme a lui le mani nel piatto... ma quando anche Giuda osò domandare se si trattava di lui, Gesù rispose che era proprio così e che quello che voleva fare doveva farlo presto e che era meglio per lui se non fosse nato.
mentre mangiavano, Gesù prese il pane e, dopo averlo benedetto, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli e poi disse: "Prendete e mangiate. Questo è il mio Corpo; il quale è dato per Voi. Fate questo in memoria di me".
Poi prese un calice e, rese grazie, e lo diede ai discepoli e disse: "Questo è il mio sangue del Nuovo Testamento, il quale sarà sparso per molti in remissione dei peccati".
Con le parole: "Fate questo in memoria di me", Gesù istituì per l'eternità il Sacramento della Santissima Eucarestia.


Il tradimento

Al termine della cena di Pasqua, Gesù insieme ai discepoli si recò presso il Monte Oliveto, in un luogo che veniva chiamato Getsemani. Poi si allontanò temporaneamente da loro e si mise a pregare intensamente, quando tornò da loro apparve Giuda seguito da molti soldati, questi si avvicinò al Maestro e lo baciò. Gesù gli chiese: Giuda, con un bacio tradisci il Figliuol dell'uomo?.
Gesù disse ai suoi discepoli di non opporre alcuna resistenza e così si fece portare dai soldati.


Gesù davanti a Pilato ed Erode

I soldati condussero Gesù davanti al Sinedrio (il Supremo Tribunale dei Giudei), nel frattempo si presero gioco di lui e lo riempirono di botte. Poi Gesù fu mandato davanti al governatore romano Pilato ed i suoi nemici sostennero che lui avrebbe voluto creare una rivolta attraverso l'aiuto del popolo per diventare il re degli Giudei.
Pilato era indeciso, sapeva che Gesù non era colpevole, tuttavia lo mandò da Erode. Costui lo interrogò e lo schernì, poi lo fece vestire di una tunica bianco e lo rimandò a Pilato. Si usava a quei tempi, in occasione della Pasqua, liberare un carcerato. Pilato chiese al popolo se avesse voluto libero Gesù o un certo Barabba, un assassino. Il popolo scelse Barabba e allora Pilato si fece portare un catino d'acqua e si lavò le mani, per far capire che egli non voleva essere responsabile di quella condanna. Poi consegnò Gesù ai soldati perché fosse crocifisso.


La crocifissione e la morte

Gesù, che nella mattinata era già stato flagellato e coronato di spine, fu trascinato verso mezzogiorno sul Goldota, dove di solito venivano punti i malfattori e qui venne inchiodato ad una croce. La folla inferocita gli rinfacciava che essendo il re degli Giudei poteva anche salvarsi da solo se ne fosse capace, Gesù anziché rimproverarli ebbe pietà per loro e pregò il Padre celeste affinché li perdonasse perché non erano in grado di capire quello che stessero facendo.
D'improvviso il sole si oscurò e si fece un gran buio, il velo che nel Tempio proteggeva il Santuario si squarciò, la terra prese a tremare, si aprirono le tombe. Gesù lanciò un ultimo grido: "Padre, nelle tue mani raccomando il mio spirito!". Poi morì.


La resurrezione e l'ascensione

All'alba della domenica dopo la morte di Gesù, alcune pie donne si diressero verso il sepolcro del Maestro ma la pietra tombale era rovesciata e su di essa stava seduto un angelo in bianca veste. Il suo aspetto era simile alla folgore e disse alle donne di non spaventarsi perché se cercavano Gesù di Nazareth lui era risorto ma non si trovava lì e se volevano vederlo dovevano recarsi in Galilei e che dovevano avvertire anche i suoi discepoli. Gesù apparve a Maria Maddalena, poi a due dei suoi discepoli ed infine durante il momento del pranzo degli apostoli, qui lui li rimproverò del perché non avevano creduto a ciò che si diceva sulla sua resurrezione.
Gesù inoltre li invitò a predicare l'Evangelo e gli disse che coloro che gli crederanno e si faranno battezzare saranno salvi, altrimenti saranno condannati. Quaranta giorni dopo la sua resurrezione, Gesù risaliva alla gloria dei Cieli, accanto al Padre suo che l'aveva mandato. La sua missione d'amore in terra era finita.



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